• PaeseRoma.it
  • ADV
  • Privacy
  • Disabilità
  • Collaborazioni
  • Contatti
sabato 10 Aprile 2021
No Result
View All Result
PaeseRoma
  • Politica
  • Cronaca
  • Attualità
  • Economia
  • Esteri
  • Intrattenimento
    • All
    • Cinema
    • Eventi
    • Spettacoli
    • Sport

    Academy Museum of Motion Pictures: pronti per il museo degli Oscar®

    Andrea Bocelli a Hegra per un concerto gratuito in diretta su YouTube

    American Cinematheque: l’incontro con Amanda Seyfried candidata all’Oscar

    La Notte degli Oscar® 2021: i candidati in corsa per la statuetta

    Va in onda sulle pagine social del Teatro Villa Pamphilj “Anarchy in The U Kitchen – Easter Special Edition”

    Arrivano i nuovi set LEGO Star Wars ispirati al Lato Oscuro

    “Divine – La fidanzata dell’Altro” con Matilda De Angelis

    “La neurodiversità in viaggio”: l’autismo raccontato con il cinema

    “L’Ombra del lupo” con Christopher Lambert su Prime Video

  • Lifestyle
    • All
    • Arte
    • Enogastronomia
    • Libri
    • Motori
    • Personaggi
    • Recensioni
    • Salute
    • Turismo

    In radio e in digitale “Evergreen”: il nuovo singolo di Denise Faro

    Impunità di gregge: sesso e omertà nel mondo dello sport

    Vincenzo di Michele: “Albino, il simbolo della fedeltà in guerra, devoto fino alla fine”

    Profumo di fascismo e sali del mar morto

    Recensione: “Un appassionato disincanto” di Antonio Bonagura

    “Le Rivali. Dieci donne di talento che hanno cambiato la Storia” di Paola Calvetti

    Trending Tags

    • Moto Guzzi
    • Nissan
  • Petizioni
PaeseRoma
No Result
View All Result

Antonio Zavatteri e ‘l’incapacità di conoscersi e mettersi in relazione’

Le problematiche della crisi di coppia: le paure 'assolute' di Nick e Ruth e la forza dei loro discorsi al posto della sostanza delle cose

Maria Anna Chimenti by Maria Anna Chimenti
3 Luglio 2015
in Senza categoria
0
Antonio Zavatteri e ‘l’incapacità di conoscersi e mettersi in relazione’
0
SHARES
16
VIEWS
CondividiCondividiCondividi

L’intervista all’attore Antonio Zavatteri, sempre più conosciuto, che all’interpretazione del contabile di Gomorra-la seriee alla recente apparizione inMia madredi Moretti, ha aggiunto la performance sulle tavole del palcoscenico del Teatro Out/Off di Milano, partner di Elena Arvigo – anche regista – deIl Boscodi David Mamet terminato il 14 giugno scorso.

Antonio Zavatteri, come è arrivato al mondo de Il Bosco di Mamet?

Ho sempre amato Mamet, il suo teatro e i suoi saggi provocatori e controversi. Mi eracapitato di lavorare a Glengarry Glen Ross, qualche anno fa, e in quell’occasione avevo lettoanche Il Bosco, mi incuriosì immediatamente.

Che cosa è stato ad attrarla fin da principio in questa storia?

Lo conoscevo in modo superficiale ma, quando l’ho riletto dopo la proposta di Elena, sonostato risucchiato all’istante dal mistero e dalla forza dei dialoghi. Ho riconosciuto in modopotente l’universalità delle paure dei due personaggi.

Se dovessi individuare il cuore de Il Bosco di Mamet, quale sarebbe?

Sicuramente non è l’unico aspetto, ma il centro della pièce credo che sia l’incapacità diNick e Ruth di conoscersi e di mettersi in relazione pura fra loro. Sono in qualche modo due‘archetipi’ della difficoltà di rapporto, ma all’interno di forme drammaturgiche nonbanalizzate dalla quotidianità e gonfie di poesia e di sogno.

Locandina (2)Che significato simbolico si potrebbe attribuire al ruolo dei due personaggi, Ruth e Nick,della storia in scena?

Non saprei dire con precisione, sicuramente, come ho già detto, sono dei rappresentantidiscretamente tipici delle dinamiche di relazione, e questo è quello che colpisce e in cui siriconosce chiunque assista allo spettacolo.

Antonio Zavatteri, quando ha deciso di lavorare con Elena Arvigo e accettare il ruolo delpersonaggio del racconto?

Io e Elena siamo amici da molti anni, ma non avevamo mai lavorato insieme. Eravamo curiosidi incontrarci sul lavoro per qualche progetto, e ci ripromettevamo continuamente di pensareconcretamente a delle possibilità. Quando Elena mi ha proposto di fare Nick nel suo spettacolo,le ho chiesto tempo per leggere il testo e decidere, ma dopo due ore, il tempo di finirlo, leho scritto immediatamente ‘SI’.

Che cosa è stato ad affascinarla della figura di Elena Arvigo? Un pregio e un difetto.

Siamo due persone profondamente diverse, ed è il motivo per cui ero contento di incontrarlasul lavoro.

Lei è incredibilmente piena di immagini oniriche e poetiche, io sono molto piùpratico e ‘concreto’.

La sua immaginazione e la sua sensibilità sono rare, forse questo laportano ad essere un po’ caotica.

Zavatteri, quale fase o parte del suo lavoro preferisce?

Difficile dirlo, per me. Le prove mi piacciono molto, ma dipende da come procedono, a volte miinnervosiscono anche e non vedo l’ora di debuttare. Se lo spettacolo mi piace e mi diverte,la sera col pubblico è la cosa che più mi piace. Anche uscire dal teatro e andare in qualche localemi piace tanto.

In Italia, le registe donne faticano moltissimo…

Beh si, non solo in teatro mi pare. E non solo le donne. Certo le donne in modo particolare.

A che cosa fa pensare la frase di Denis Diderot, scritta nel 1769 a Grimm – direttore dellaCorrespondance littéraire -in occasione dell’annuncio del proprio testo Paradossodell’attore (pubblicato, con qualche revisione, dieci anni dopo in rivista, e finalmente, nel1830, in libro): “Sostengo che è la sensibilità a rendere gli attori mediocri, l’estremasensibilità gli attori limitati, il sangue freddo e il cervello gli attori sublimi.”?

Ma non credo se ne possa fare una regola, le teorie che semplificano il lavoro dell’attore eche catalogano i sistemi e le categorie e le soluzioni per il nostro lavoro mi trovanoraramente d’accordo. Anche quelle dei giganti, come lo è Diderot. Mah, la faccenda è moltopiù complessa e relativa ad ogni personalità e ad ogni diversa circostanza. Detto questo, ame piacciono molto gli attori intelligenti e poco gli altri, ma è gusto.

zavatteriMomenti particolari durante la rappresentazione teatrale…

È un testo molto difficile da condurre, l’inizio soprattutto, e l’incontro iniziale fra Nick, Ruthe il pubblico è il momento più denso e oscuro. Probabilmente tutta la prima parte delle scene.

A repliche terminate, quali sono le conclusioni sullo spettacolo?

Lo spettacolo è andato molto bene, anche se non ho mai sentito dire da nessuno: “uh, è stato un disastro!”. Ha avuto un andamento e un evoluzione in crescita continua, anche perché èuno di quei testi che si conoscono e si ‘comprendono‘ col tempo, o quanto meno si riesce adottenere una propria comprensione col tempo. C’è “Bisogno di tempo“, come dice Nick. Diuna cosa sono oggettivamente soddisfatto, che nonostante la complessità del testo lepersone che sono venute hanno partecipato in maniera attenta e sospesa.

Antonio Zavatteri, può anticiparci qualcosa su progetti in preparazione?

Dopo Il Bosco ho cominciato subito la preparazione di Otello,con Filippo Dini nel ruolo del‘moro’ e io in quello di Jago, spettacolo che debutterà al Festival della Versiliana il 24 Luglio.Poi, per il Teatro di Genova, farò in autunno, la regia di Le Prénom, una commedia francesemolto divertente.

Maria Anna Chimenti

Si ringrazia l’ufficio stampa, nella persona di Sara Battelli

 

Maria Anna Chimenti

Maria Anna Chimenti

Next Post

Roma: Acqua Fiuggi diventa giallorossa


Clicca qui per iscriverti gratuitamente al nostro gruppo WhatsApp, le notizie di PaeseRoma.it ti aspettano.

Popolari

  • Impunità di gregge: sesso e omertà nel mondo dello sport

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La dura ammonizione dell’avvocato Polacco: «Vaccino deve fare rima con diritto»

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Yaska Ghods è prigioniera della psichiatria di stato? La madre: «Cambiata terapia prima dell’udienza»

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Figli orfani di genitori vivi, figli allontanati, manifestazione 8 aprile Montecitorio

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Franco Trinca, biologo: “Coagulazione intravascolare disseminata acuta, a seguito di vaccinazioni anti-SARS-Cov-2”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

La posta del direttore

 

 

Facebook Twitter LinkedIn Youtube RSS

PAESEROMA.IT

Giornale partecipativo fondato e diretto da Michelangelo Letizia - Casa editrice: Associazione ITALIA SEMPLICE

Category

  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cronaca
  • Economia
  • Editoriale
  • Enogastronomia
  • Esteri
  • Eventi
  • Intrattenimento
  • Lettere al direttore
  • Libri
  • Lifestyle
  • Motori
  • Personaggi
  • Petizioni
  • Politica
  • Recensioni
  • Salute
  • Spettacoli
  • Sport
  • Turismo

Newsletter

PAESEROMA.IT - Iscrizione n. 48/2010 del 09/11/2010, presso il Tribunale di Tivoli (RM)

No Result
View All Result
  • Politica
  • Cronaca
  • Attualità
  • Economia
  • Esteri
  • Intrattenimento
  • Lifestyle
  • Petizioni
  • Login

PAESEROMA.IT - Iscrizione n. 48/2010 del 09/11/2010, presso il Tribunale di Tivoli (RM)

Login to your account below

Forgotten Password?

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Questo sito utilizza cookie di profilazione, anche di terze parti, per fornirti servizi e pubblicità in linea con le tue preferenze. Se chiudi questo banner o prosegui con la navigazione cliccando un elemento della pagina ne accetti l'utilizzo. Per maggiori informazioni su come modificare il consenso e le impostazioni dei browser supportati leggi l'informativa sulla privacy.