• PaeseRoma.it
  • ADV
  • Privacy
  • Disabilità
  • Collaborazioni
  • Contatti
mercoledì 14 Aprile 2021
No Result
View All Result
PaeseRoma
  • Politica
  • Cronaca
  • Attualità
  • Economia
  • Esteri
  • Intrattenimento
    • All
    • Cinema
    • Eventi
    • Spettacoli
    • Sport

    Fiorella Mannoia: Rinviato a Dicembre 2021 il Tour Teatrale “Padroni di Niente”

    L’elenco completo del cast che presenterà la Notte degli Oscar®

    Academy Museum of Motion Pictures: pronti per il museo degli Oscar®

    Andrea Bocelli a Hegra per un concerto gratuito in diretta su YouTube

    American Cinematheque: l’incontro con Amanda Seyfried candidata all’Oscar

    La Notte degli Oscar® 2021: i candidati in corsa per la statuetta

    Va in onda sulle pagine social del Teatro Villa Pamphilj “Anarchy in The U Kitchen – Easter Special Edition”

    Arrivano i nuovi set LEGO Star Wars ispirati al Lato Oscuro

    “Divine – La fidanzata dell’Altro” con Matilda De Angelis

  • Lifestyle
    • All
    • Arte
    • Enogastronomia
    • Libri
    • Motori
    • Personaggi
    • Recensioni
    • Salute
    • Turismo

    Buon compleanno Chanel n. 5

    Il singolo di Ermal Meta

    Autismo. Genitori consapevoli, figli sereni. Ecco setting terapie famiglie IDO

    Recensione: “A più tardi” di Maria Mazzali

    In radio e in digitale “Evergreen”: il nuovo singolo di Denise Faro

    Impunità di gregge: sesso e omertà nel mondo dello sport

    Trending Tags

    • Moto Guzzi
    • Nissan
  • Petizioni
PaeseRoma
No Result
View All Result
Home Lifestyle Libri

“Il fetore dei soldi” di Roberto Robert

L’autore ci dona una lettura complessa e impegnativa, a causa degli aspetti finanziari ed economici di cui è infarcita, ma che analizza assai duramente – e realisticamente – una realtà quotidiana che opprime il nostro Paese, e probabilmente l’umanità intera.

Eleonora Marsella by Eleonora Marsella
14 Ottobre 2019
in Libri
0
0
SHARES
68
VIEWS
CondividiCondividiCondividi

“Siamo in guerra, Vincenzo, una guerra di tutti contro tutti. Io comunque non dico che in battaglia occorra solamente il cannone, c’è un tempo per le armi e un tempo per la diplomazia. Mi auguro che quando verrà il tuo, di tempo, se lo vorrai, ci sia spazio anche per altri strumenti più pacifici di quelli odierni.”

È proprio una guerra quella raccontata daRoberto RobertneIl Fetore dei Soldi, edito daSilele Edizioni.Una guerra di potere e supremazia tra i dirigenti del Banco Popolare Brembano, in una torbida vicenda che vede protagonisti numerosi personaggi. La famiglia Egli, innanzitutto, fondatrice e proprietaria della banca, che affida le sue sorti nelle mani dell’audace rampolla Diana pur di evitare il fallimento. Dragomira, giovane truffatrice dell’Est Europa che suo malgrado si troverà coinvolta una faccenda spinosa legata agli intrighi del Banco. Molti altri, tra dirigenti, onesti impiegati, criminali e umili lavoratori, si faranno avanti per i propri tornaconti. Un sapiente intreccio di vite ed eventi, mescolati insieme in un vortice di azioni, complotti, crimini e alleanze al cui centro troviamo l’unico elemento che li accomuna: il denaro. Il denaro che, pur non donando la felicità come crediamo oggigiorno, dona innegabilmente molte soddisfazioni; il denaro che corrompe l’animo e spinge a fare gesti estremi inseguendo il sogno di fare “la bella vita”; il denaro che spinge a complottare, a organizzare, a mettere l’uno contro l’altro… e vince chi ne ottiene di più.

L’autore ci dona una lettura complessa e impegnativa, a causa degli aspetti finanziari ed economici di cui è infarcita, ma che analizza assai duramente – e realisticamente – una realtà quotidiana che opprime il nostro Paese, e probabilmente l’umanità intera.Il fetore dei soldici mette senza dubbio in guardia contro il demone dell’avidità, che spinge ogni uomo a dure lotte per il potere.

Come nasce quest’opera letteraria?

L’evidente gioco di parole contenuto nel titolo del libro, che richiama un noto motto latino, un famoso film tratto da un romanzo americano e un recente saggio pubblicato in Italia, credo faccia comprendere perché sia stato scritto. Oggetto della narrazione è la continua, spasmodica, feroce ricerca, da parte di molti tra i personaggi, della maggior quantità di denaro possibile, da ottenere con ogni mezzo. Di fatto, i soldi divengono il motore del racconto, il fine ultimo attorno al quale ruotano speranze e ossessioni.

L’ambientazione in una banca a questo punto appare scontata, sebbene molte delle vicende narrate non si svolgano solo all’interno dei tradizionali sportelli frequentati dalla clientela, bensì anche in luoghi a volte inaspettati.

Scritto seguendo la classica struttura che vede un protagonista e un antagonista – in questo caso, entrambi giovani donne appartenenti a ceti sociali profondamente diversi – e il conflitto che ne scaturisce, la trama si sviluppa mostrando dapprima la furibonda lotta che avviene per il controllo della Banca popolare (ovviamente immaginaria) guidata da Diana Egli, ultima erede della dinastia svizzera proprietaria dell’istituto da oltre un secolo, e successivamente l’irrompere sulla scena di Dragomira Munteanu, misteriosa donna proveniente dall’Est Europa in fuga dai fantasmi del proprio passato. Diana e Dragomira nelle pagine finali si scontreranno così in un singolare duello, tutto giocato in chiave femminile, durante il quale ciascuna metterà in gioco ciò che ha di più prezioso: la banca di famiglia la prima, la sua stessa vita l’altra.

Il libro attinge a piene mani alla cronaca degli ultimi anni, dove la crisi economica ha dato il colpo di grazia a istituti bancari già in difficoltà da spregiudicate gestioni finanziarie. Sarà agevole per il lettore riconoscere all’interno delle pagine precisi riferimenti all’attualità italiana: manager che usano la banca come propria cassa personale, politici maneggioni, un apparente suicidio; ma anche l’affollarsi inferocito dei clienti che protestano davanti alle filiali, e le dolorose vicende di persone schiacciate dai debiti. Un rimescolarsi di molte vicende, quindi, accomunate dal persistente odore del denaro che, contrariamente al detto popolare, giunge addirittura a trasformarsi in fetore.

Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro?

Di banche e banchieri, in Italia, negli ultimi anni si è parlato molto di frequente, anche se spesso in maniera non del tutto corretta; d’altronde, il fatto che la maggioranza degli italiani possegga competenze economiche assai scarse è noto da tempo.

Quest’opera appartiene al genere del romanzo noir; ciò non toglie che, come in miei precedenti libri, contenga alcune venature storiche e saggistiche, soprattutto nella prima parte, che possono aiutare a comprendere cosa sia davvero accaduto in molti istituti bancari finiti in crisi. Per accompagnare il lettore in questo percorso mi sono avvalso del prezioso contributo di un amico docente universitario, Mario Comana, che nella prefazione ha esposto in modo assai accessibile i motivi che hanno condotto molte banche a un passo dal fallimento.

Naturalmente, dato che la storia è ambientata a Bergamo, terra dove da sempre le banche giocano un ruolo fondamentale, ho dovuto muovermi con grande accortezza: nomi, luoghi ed eventi sono stati scelti con cura, cercando di evitare il più possibile riferimenti troppo precisi a fatti realmente accaduti. Anche in Bergamasca, sebbene le circostanze non abbiano avuta troppa eco a livello nazionale, si sono infatti verificati alcuni casi finiti sotto l’occhio della magistratura, con il conseguente avvio di procedimenti penali ancora in corso.

Per quanto riguarda il messaggio finale, sarebbe davvero semplicistico ridurlo al comune pensiero che ‘il crimine non paga’, in quanto la chiusura del romanzo, nel momento in cui definisce colpe e responsabilità di alcuni, ne lascia impuniti altri che, passata la bufera, si mostrano pronti a ricominciare le loro immorali attività.

Progetti futuri?

Dopo le feste natalizie inizierò il mio quinto noir, che avrà per oggetto un tema attuale e assai drammatico: la violenza di genere che spesso, come ci riportano quotidianamente le cronache, ogni anno sfocia purtroppo in centinaia di aggressioni, ferimenti e femminicidi. Credo sarà una sfida assai impegnativa, soprattutto perché da maschio dovrò riuscire a spogliarmi di tutti i miei pregiudizi senza però scivolare né nella lacrima facile, né tantomeno nella asettica neutralità.

Poi vorrei dedicarmi anche a un altro progetto più lontano nel tempo: scrivere gialli – o per meglio dire, polizieschi puri – senza però abbandonare i miei amati noir, il genere narrativo per il quale mi sento maggiormente portato.

Mi piacerebbe creare un personaggio investigativo legato a Bergamo e inserirlo in una serie che si prolunghi negli anni… forse non diverrò il Camilleri, il De Giovanni o il Carofiglio orobico, ma per me sarebbe davvero un grande traguardo.

Il libro merita 4 stelle su 5.

Tags: Roma
Eleonora Marsella

Eleonora Marsella

Eleonora Marsellanasce nel cuore delSalentonell’anno ’92, cresce tra la natura e il suono del pianoforte le farà compagnia per svariati anni, ben presto però si dimostrerà sua amica fidata la penna, dapprima come valvola di sfogo in secondo luogo come canale di comunicazione verso il mondo. Diplomatasi in un Istituto tessile si è destreggiata per un paio d’anni nell’ambito della moda capendo ben presto che se pur affascinante, questo ambiente si dimostra al quanto effimero. Si laurea velocemente a Luglio 2014 presso L’Università del Salento inScienze Della Comunicazionecon una tesi sperimentale in Linguistica Italiana sui mutamenti linguistici negli ultimi dieci anni, a Novembre 2016 si laurea al corso di studi inInformazione, Editoria e Giornalismopresso RomaTre con tesi magistrale in giornalismo specialistico. A Maggio 2017 conclude gli studi del Master in Comunicazione Digitale organizzato dal Centro Studi Giornalistici nel cuore di Roma. Scrive su giornali cartacei da quando ha 17 anni, la sua prima esperienza risale ad un giornalino scolastico, poi approderà presso un cartaceo mensile di tiratura 20 mila copie, collaborerà ad un settimanale cartaceo e web del Salento, sarà Addetto Stampa per una società calcistica. Dal 2013 èbloggerper professione. Attualmente collabora con il settimanale La Terrazza di Michelangelo, collabora ad un bisettimanale pugliese Il Gallo, ha una rubrica letteraria all’interno del quotidiano PaeseRoma e collabora in varie radio consigliando libri o promuovendo gli eventi letterari che lei stessa organizza a Roma. Dal 1 Marzo 2017 ha una rubrica letteraria perRadio Godotogni mercoledì dalle 17 alle 18,30 insieme al collega giornalistaMaurizio Costa.Si occupa di presentazioni di libri in giro per Roma promuovendo gli autori esordienti da diversi anni, ha un Team di giovanissimi che cresce insieme a lei e sviluppa piani di comunicazione per pagine Facebook. Viaggia molto, predilige Africa e Asia, ha una passione per il mondo musulmano e studia arabo da autodidatta (quando può), ama il cinema, ha una passione smisurata per gli anni di piombo e attualmente vive a Roma con la sua jack russel Africa. Ama frequentare workshop, meeting e corsi internazionali nel campo del giornalismo, dell’editoria, dei social media e dell’informazione. Viaggia per lavoro continuamente. Per contattare Eleonora Marsella:

  • Ilblogdieleonoramarsella@gmail.com
  • Numero telefonico 3802646915
  • Pagina Facebook- Il blog di Eleonora Marsella
  • Contatto Twitter- Elemarsella

Next Post

Recensione: 'Vedi sopra (…l’estate della mia vita…)' di Alessandro Monti


Clicca qui per iscriverti gratuitamente al nostro gruppo WhatsApp, le notizie di PaeseRoma.it ti aspettano.

Popolari

  • Impunità di gregge: sesso e omertà nel mondo dello sport

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Scontri di piazza , dopo la pista della Cia già chiedono aiuto agli Stati Uniti

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La dura ammonizione dell’avvocato Polacco: «Vaccino deve fare rima con diritto»

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Yaska Ghods è prigioniera della psichiatria di stato? La madre: «Cambiata terapia prima dell’udienza»

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Domenico Scilipoti Isgrò: ” Vaccini AstraZeneca, necessario fermo”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

La posta del direttore

 

 

Facebook Twitter LinkedIn Youtube RSS

PAESEROMA.IT

Giornale partecipativo fondato e diretto da Michelangelo Letizia - Casa editrice: Associazione ITALIA SEMPLICE

Category

  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cronaca
  • Economia
  • Editoriale
  • Enogastronomia
  • Esteri
  • Eventi
  • Intrattenimento
  • Lettere al direttore
  • Libri
  • Lifestyle
  • Motori
  • Personaggi
  • Petizioni
  • Politica
  • Recensioni
  • Salute
  • Spettacoli
  • Sport
  • Turismo

Newsletter

PAESEROMA.IT - Iscrizione n. 48/2010 del 09/11/2010, presso il Tribunale di Tivoli (RM)

No Result
View All Result
  • Politica
  • Cronaca
  • Attualità
  • Economia
  • Esteri
  • Intrattenimento
  • Lifestyle
  • Petizioni
  • Login

PAESEROMA.IT - Iscrizione n. 48/2010 del 09/11/2010, presso il Tribunale di Tivoli (RM)

Login to your account below

Forgotten Password?

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Questo sito utilizza cookie di profilazione, anche di terze parti, per fornirti servizi e pubblicità in linea con le tue preferenze. Se chiudi questo banner o prosegui con la navigazione cliccando un elemento della pagina ne accetti l'utilizzo. Per maggiori informazioni su come modificare il consenso e le impostazioni dei browser supportati leggi l'informativa sulla privacy.