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Medici belgi contro l’OMS: «Basta»; sono centinaia ma i media censurano

I medici belgi hanno scritto una lettera chiedendo alle autorità di indagare sull'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità

Arianna Calandra by Arianna Calandra
8 Ottobre 2020
in Cronaca
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“Noi, medici e operatori sanitari belgi, desideriamo esprimere con questo mezzo la nostra profonda preoccupazione per lo svolgersi degli eventi degli ultimi mesi che circondano la comparsa del virus SARS-CoV-2”.

Inizia con queste parolela letterascritta da diversi medici e operatori sanitari belgi (quila traduzione completa), che hanno chiesto alle autorità competenti di indagare sull’OMS.

La lettera è rivolta anche ai politici, ai quali chiedono“di informarsi in modo indipendente e critico”soprattutto per“l’attuazione di misure obbligatorie per la protezione contro il coronavirus”.

La lettera dei medici belgi

Secondo i medici:“Dopo il panico iniziale intorno al covid-19, i fatti oggettivi ora mostrano una situazione completamente diversa: non c’è più una base medica per una politica di emergenza. L’attuale politica di crisi è completamente sproporzionata e fa più male che bene”. Per questo e altri motivi elencati nella lettera, hanno chiesto“la fine immediata di tutte le misure e il ripristino immediato del nostro normale governo democratico e di tutte le nostre libertà civili”.

“La reclusione non ha comportato un calo del tasso di mortalità”si legge a proposito delle restrizioni.“Se guardiamo la data per l’applicazione dei lockdown imposti, vediamo che è stata fissata dopo che il picco era già stato superato ed era caduto. Pertanto, la diminuzione non è l’effetto delle misure che sono state prese”.

Nella lettera hanno spiegato anche l’importanza del nostro sistema immunitario, che secondo i medici belgi sarebbe stato danneggiato da misure igieniche eccessive. “L’influenza ricomparirà in autunno (in combinazione con Covid-19) e una possibile diminuzione della resistenza naturale potrebbe portare a un numero ancora maggiore di vittime”. Chi dovrebbe essere protetto da una forte igiene sono le persone con un sistema immunitario debole o in difetto. Tornando alle restrizioni, l’isolamento sociale avrebbe avuto conseguenze sulla salute fisica e mentale. “Gli studi hanno dimostrato che più le persone sono sociali ed emotive, più sono resistenti ai virus. L’isolamento e la quarantena sembrano avere molte più probabilità di avere conseguenze letali”.

Tasso di mortalità e vaccino

“C’è una differenza tra morti per coronavirus e morti da coronavirus.La stragrande maggioranza dei pazienti deceduti aveva un’età pari o superiore a 80 anni”.

“La maggior parte (70%) di coloro che sono morti, di età inferiore ai 70 anni, aveva un disturbo sottostante, come sofferenza cardiovascolare, diabete mellito, malattia polmonare cronica o obesità.La stragrande maggioranza delle persone infette (> 98%) non si ammalò o si ammalò a malapena o si riprese spontaneamente”.

Cure, farmaci e vaccini. A proposito di un possibile vaccino anti-Covid i medici hanno sottolineano che studi sulla vaccinazione antinfluenzale dimostrano che in dieci anni soltanto tre volte siamo riusciti a sviluppare un vaccino con un’efficacia superiore al 50%. “La vaccinazione dei nostri anziani sembra essere inefficace. Per gli over 75 l’efficacia è quasi inesistente.A causa della mutazione naturale incessante dei virus, come vediamo anche ogni anno con il virus dell’influenza, un vaccino è al massimo una soluzione temporanea, che necessita di nuovi vaccini ogni volta in seguito”. Per i medici belgi un vaccino non testato che viene implementato tramite una procedura di emergenza solleva seri interrogativi. “Mentre il 95% delle persone non ha praticamente sintomi per Covid-19, l’esposizione a un vaccino non testato è un rischio irresponsabile.A livello globale, il vaccino dovrebbe causare 700.000 casi di danni o morte. Non vogliamo usare i nostri pazienti come cavie”.

Le mascherine e l’informazione

Tema controverso è quello dellemascherine. Secondo i medici, per le persone sane, sarebbero inefficaci contro la diffusione di infezioni virali. Ma c’è di più:“Indossare una maschera per la bocca non è privo di effetti collaterali.Alcuni espertimettono in guardia anche contro una maggiore trasmissione del virus se utilizzata in modo improprio.L’uso improprio di maschere orali senza una cartella clinica completa dell’esame cardiopolmonare non è pertanto raccomandato da specialisti riconosciuti della sicurezza dei dipendenti”.

L’informazione ufficiale è colpevole, secondo i medici, di aver assecondato acriticamente esperti e governo. “Le opinioni alternative sono state ignorate o ridicolizzate. Non abbiamo assistito a dibattiti aperti sui media, dove i manifestanti possono esprimere la loro opinione.Siamo stati anche sorpresi dal fatto che un gran numero di video e articoli di molti esperti scientifici e autorità siano stati (e vengono tuttora) rimossi dai social media”.

Poi uno dei problema che ha riguardato anche la nostra stampa nazionale con i suoi bollettini giornalieri. “Un bombardamento senza alcuna interpretazione –hanno scritto i medici belgi– senza confronto con i decessi per influenza degli anni passati, senza confronto con morti per altre cause, ha davvero terrorizzato la popolazione”.

Le richieste dei medici belgi

“Questa non è informazione –hanno scritto– ma manipolazione.Invitiamo i media ad assumersi le proprie responsabilità al riguardo!”. La lettera si conclude chiedendo l’immediata cessazione di tutte le misure e mettendo in dubbio la legittimità degli esperti di consulenza.

“Chiediamo che una commissione indipendente indichi a fondo le ragioni per mantenere tutte le misure di restrizione della libertà.Chiediamo un’indagine approfondita sul ruolo dell’OMS e sulla possibile influenza dei conflitti di interesse in questa organizzazione.È stato anche al centro della lotta contro “l’infodemia”, cioè la censura sistematica di tutte le opinioni divergenti nei media. Per uno Stato di diritto democratico questo è inaccettabile”.

Fonte: Pietro Di Martino – Oltre.Tv

 

Redazione

Arianna Calandra

Arianna Calandra

Nata a Roma, nel 1989. Si laurea in Archeologia alla Sapienza di Roma e successivamente si specializza in Restauro Artistico presso l'Istituto Arte e Restauro, conseguendo la qualifica di Tecnico del Restauro. nel 2019 pubblica due romanzi (La Forma della Luce, Vol.1 e la Forma della Luce, Vol.2) Tra i settori di interesse ci sono l'arte e l'archeologia, l'editoria e i libri, il teatro e il cinema. La sua missione: dare voce alla cultura.

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