oma, 5 ottobre 2020– Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre 1 miliardo e mezzo di adulti sopra i 20 anni è sovrappeso od obeso. In Italia, in particolare, l’obesità è un fenomeno che ha registrato una crescita costante negli ultimi anni:secondo l’Istat il 36,6% degli italiani è in sovrappeso e il 10,6% è obeso, con una prevalenza nella popolazione maschile (sovrappeso maschi 45,6% e femmine 28,1%; obesità maschi 11,6% e femmine 9,5%). Il Lazio è in terza posizione tra le regioni italiane con il maggior numero di individui in eccesso ponderale o obesi, condizione cui si associa nella maggior parte dei casi un diabete di tipo 2 (Dati OMS 2019).
L’OspedaleSan Carlo di Nancy,ospedaleromano di riferimento per la chirurgia mininvasiva, implementa i suoi servizi grazie all’esperienza di un’équipe specializzata nel trattamento della grave obesità con il nuovodipartimento di Chirurgia Bariatrica e Metabolica, coordinato dal professor Paolo Gentileschi, già docente universitario presso la scuola di specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università di Roma Tor Vergata e socio fondatore del LAP Group Roma, Gruppo Laparoscopico Romano, associazione scientifica costituita dai rappresentanti di tutti gliospedaliromani esperti in chirurgia mininvasiva. Il prof. Gentileschi è inoltre membro del Consiglio Direttivo della SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e della Malattie Metaboliche) ed ha al suo attivo più di 3000 interventi di chirurgia bariatrica laparoscopica.
L’approccio multidisciplinarecontraddistingue l’attività dell’équipe, che vede la collaborazione integrata di specialisti inChirurgia Bariatrica, Nutrizione, Dietologia, EndocrinologiaePsichiatria.
“Con un’équipe altamente specializzata, che vanta un know-how ed un’esperienza di oltre 20 anni nel trattamento delle patologie metaboliche, mettiamo in campo una chirurgia bariatrica “sartoriale”– spiega ilprof. Gentileschi–,ovvero su misura per il paziente. Questo perché ogni caso va studiato ed approcciato in maniera unica. Qui al San Carlo di Nancy applicheremo tutte le moderne metodiche operatorie, selezionate in base al singolo caso, ma in particolare leprocedure più eseguite saranno la sleeve gastrectomy e il bypass gastrico. Questi interventi costituiscono l’80% delle procedure bariatriche eseguite per via laparoscopica e quindi mininvasiva;sono le due procedure più frequentemente utilizzate al mondo in quanto garantiscono l’efficacia clinica e l’assenza di gravi disturbi nutrizionali. Sono entrambe associate con una buona qualità di vita e bassi tassi di recidiva (weight regain)”.
A presentareil Centro di Chirurgia Bariatrica e cura dell’obesità è il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileriin occasione di un workshop online dedicato alla chirurgia bariatrica laparoscopica.
“Il problemadell’obesità è stato per molto tempo trascurato negli anni– ha dichiarato ilviceministro Pierpaolo Sileri–.Si parla di 24 mila interventi fatti a fronte di milioni di persone affette da obesità in Italia. Negli anni passati molto è stato fatto sulla prevenzione, ma molto deve essere ancora fatto, anche per quanto riguarda l’approccio chirurgico. La chirurgia dell’obesità è difficile dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista delle comorbidità e deve essere fatta solo in centri con alti volumi e dotati di équipe in grado di affrontare il trattamento. Dovremmo finanziare la formazione e la ricerca– ha sottolineato Sileri–, spero di poter agire in questo senso nei prossimi mesi. Intendiamo creare un tavolo al ministero che valuti l’aspetto chirurgico. Bisogna fare di più per migliorare la qualità di vita delle persone affette da obesità, dobbiamo investire oggi sulla saluteun investimento che si tradurrà domaniin risparmio sulle cure e sull’assistenza per chi è affetto da obesità”.
Oggi, lunedì 5 ottobre, l’OspedaleSan Carlo di Nancy è teatrodi un web congress, con il coordinamento del prof. Gentileschi, che vede lapartecipazione delle voci più autorevoli nel campo della Chirurgia Bariatrica italiana, tra cui i membri delconsiglio direttivo della SICOBche patrocina il web congress. Oggetto delle discussioni tra gli specialisti sono lelive surgerydi chirurgia bariatrica laparoscopica: 6 interventi dall’ospedaleromano e 6 da altrettanti centri in tutta Italia.
Il congresso si focalizza dunque sulla chirurgia laparoscopica bariatrica, che adotta unapproccio mininvasivotramite un accesso con cannule sull’addome solo con piccole incisioni. Questa metodica permetteindiscussi vantaggi per il paziente, che vive un decorso operatorio blando e una degenza breve, 1 o 2 giorni.“Questi interventi cambiano la vita alle persone, trasformano il paziente obeso in un paziente normopeso che può intraprendere un percorso di vita sano, può vivere più a lungo, può guarire da eventuali comorbilità e addirittura interrompere l’assunzione di alcuni farmaci”,commenta il prof. Gentileschi.
Il percorso del paziente obeso all’OspedaleSan Carlo di Nancy
I pazienti che afferiscono all’OspedaleSan Carlo di Nancy vengono inseriti in un percorso diagnostico, che include colloqui e visite con Psichiatra, Nutrizionista, Endocrinologo e che porta all’intervento se vi è l’indicazione a procedere con la chirurgia.
L’équipe multidisciplinare completa la valutazione pre-operatoria attraverso esami di imaging ed endoscopici: ogni paziente prima di essere operato deve essere valutato approfonditamente dagli specialisti per indirizzarlo verso una terapia studiata sia rispettando i suoi desideri che le sue patologie, in modo da permettergli di intraprendere un percorso con un obiettivo raggiungibile in salute.
Il paziente sottoposto a chirurgia bariatrica necessita di undecorso post operatorioparticolare ma, grazie all’approccio mininvasivo, questo apporta poco disagio: il paziente, infatti, viene dimesso in seconda giornata, inizia a bere e si alza in piedi in prima giornata. Vengono infatti attuatiprotocolli intra e post operatoriatti a ridurre al minimo disagio e dolore: lachirurgia a ciclo brevepermette al paziente di sottoporsi ad un intervento e in pochi giorni di tornare alla normalità.
Per quanto riguarda ilfollow up, il paziente dimesso viene seguito dal chirurgo nella fase iniziale, per gestire eventuali problematiche chirurgiche, e dal nutrizionista e dall’endocrinologo nella fase successiva. Questo perché la perdita di peso può essere raggiunta senza particolari difficoltà oppure il paziente può presentare delle carenze vitaminiche o problematiche nutrizionali. Il centro di riferimento continua quindi a seguirlo: imigliori risultati si riscontrano in quei pazienti che seguono pedissequamente le indicazioni dell’équipe specialistica e che si sottopongono ai controlli periodici con puntualità; i pazienti che si operano e invece non proseguono le visite di controllo hanno maggiori difficoltà ad ottenere risultati e a raggiungere gli obiettivi prefissati, rischiando il fallimento del percorso terapeutico di dimagrimento.
Un regolare follow-up post-operatorio deve durare almeno 10 anni, periodo in cui il paziente apprende un nuovo stile di vita. Pertanto il percorso di cura per la grave obesità deve essere il più accurato possibile, sia nel pre che nel post operatorio.