In concomitanza con Biennale Architettura e Biennale Cinemaʾ82, “Breathtaking”, dell’artista italiano Fabrizio Ferri, inaugura Casa Sanlorenzo, una villa anni ‘40 con vista sulla Basilica di Santa Maria della Salute ristrutturata da Piero Lissoni, e concepita come un luogo in cui si incontrano design, dialogo e consapevolezza ambientale. Accessibile attraverso un ponte pedonale costruito nel 2008, il primo a Venezia realizzato nel terzo millennio, segna un nuovo capitolo del percorso di Sanlorenzo dove l’eccellenza nel mondo della nautica incontra arte e sosteniblità. Come dichiarato da Massimo Perotti, Executive Chairman Sanlorenzo: «Casa Sanlorenzo è una naturale estensione della nostra filosofia, dove bellezza e responsabilità vanno di pari passo. Con Breathtaking, apriamo le nostre porte non solo all’arte, ma a un dialogo più profondo sul futuro dei nostri oceani. Questa non è solo un’installazione, è una dichiarazione di intenti». “Breathtaking” che tradotto dall’inglese significa togliere il respiro, togliere il fiato, si concentra sul tema dell’inquinamento marino da plastiche e microplastiche che compromettono gli ecosistemi oceanici. Le opere del fotografo di fama internazionale Fabrizio Ferri, mettono in mostra tredici ritratti di figure iconiche sospese in involucri di plastica, metafora del soffocamento silenzioso dei mari. Per Ferri questa installazione “ non è una denuncia, ma un’assunzione di responsabilità “. L’idea è nata dall’osservazione di alcune foto inquietanti di un delfino e di una foca soffocati da sacchetti di plastica. Da qui è scaturito il tutto, tant’è che Ferri ha dichiarato: «Guardando queste immagini ho acquisito una nuova consapevolezza: la forza letale della contaminazione dei mari e degli oceani che causiamo con la plastica e le microplastiche non uccide solo gli oceani, stiamo uccidendo noi stessi. Per condividere questa consapevolezza, ho concepito questa installazione “Breathtaking”, e ho scattato una serie di drammatici ritratti di famosi talenti internazionali come se fossero asfissiati dalla plastica, e il cui impegno nel progetto è stato immediato e sentito». Una installazione “immersiva” che giunge a Venezia da Milano, dal Museo di Storia Naturale, dove nel mese di aprile, in sole quattro settimane, ha registrato oltre 40.000 visitatori. A Venezia Breathtaking presenta per la prima volta il volto di Sting, che si è aggiunto agli altri dodici del mondo del cinema e dell’arte tra questi: Willem Dafoe ( presente all’inaugurazione veneziana), Isabella Rossellini, Helena Christensen, Misty Copeland, Charlotte Gainsbourg, Gala Gonzalez, Julianne Moore, Bridget Moynahan, Susan Sarandon Carolyn Murphy e Naomi Watts. L’allestimento pensato da Ferri propone un percorso immersivo, e nel silenzio più assoluto una grande bara di vetro contenente acqua di mare ( simbolo inequivocabile della vulnerabilità degli ecosistemi acquatici e della vita stessa) posizionata al centro di 13 grandi immagini poste su una parete nera circolare trafitte da chiodi di ferro grezzo forgiato a mano. Prezioso suggerimento quello di Marina Abramović di utilizzare cuffie insonorizzanti durante la visita, ricreando così grazie all’assenza di suono il silenzio degli abissi, portanto il visitatore in una dimensione sospesa. La mostra, realizzata fotograficamente a New York da Polverelli Ferri e prodotta in Italia con il supporto di Nobile Agency in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il sostegno di Credem Euromobiliare Private Banking. Breathtaking, resterà aperta al pubblico fino al 23 Novembre 2025.
di Daniela Paties Montagner, Socia Club Unesco di Udine
Immagine in evidenza: Fabrizio Ferri, Breathtaking. Foto Ugo Carmeni

















