È arrivata l’estate e con essa nuove letture da portare con noi sotto l’ombrellone.
L’autore di oggi, Giuseppe Politi, libero professionista di Perugia nato nel 1977, ci porta in un mondo fantastico fatto di draghi e terre lontane, grazie alla sua opera letteraria Terre di Kyros, le pietre degli Orientali
Primo libro di una trilogia, questo romanzo fantasy ci farà sognare con le sue creature di dimensioni spaventose ma con grandi poteri e capaci di compiere degli incantesimi malvagi nei confronti dell’uomo.
Si parte con la descrizione dettagliata del continente di Kyros, dove l’uomo decise di stabilirsi molti secoli dopo la comparsa dei draghi e dove diede vita a degli insediamenti cittadini molto ricchi e molto evoluti da un punto di vista culturale. Il romanziere, con le sue descrizioni, sembra quasi riportaci a quell’antica Roma, dove potevamo ritrovare una certa consistenza intellettuale che portò questa civiltà a essere una delle più importanti nella nostra storia.
Oltre alle figure dei draghi, si possono trovare quelle degli elfi che preferiscono vivere in tranquillità nei boschi assieme a dei draghi che, a causa di alcuni incantesimi, abitano con loro sotto sembianze umane.
Nel romanzo ci sono tutti gli ingredienti che lo rendono avvincente e travolgente. Abbiamo due principi che lotteranno per il bene della loro terra e del loro popolo, un’eroina che gli affiancherà, una serie di amici che diventeranno protagonisti insostituibili all’interno della storia e non mancherà l’aspetto mistico dato dalla ricerca delle famose pietre.
Le terre di Kyros non farà mancare la nascita di alcune storie d’amore nate durante le battaglie affrontando anche temi come quello dell’omosessualità, molto attuale in questo nostro momento storico.
Il finale non ve lo posso raccontare, ma posso dire che è aperto a qualsiasi nuova avventura che la vostra mente possa immaginare.
Come nasce il tuo libro?
Ho iniziato a pensare di scrivere questo romanzo circa 12 anni fa da un’esigenza personale. Avevo bisogno di trovare una valvola di sfogo in un periodo non molto tranquillo della mia vita. Così ho iniziato a buttare giù due righe ed essendo da sempre appassionato di Fantasy e giochi di ruolo tipo AD&D volevo anche restituire un po’ di dignità a delle creature che mi hanno sempre affascinato: i Draghi. Quasi sempre sono stati considerati animali senza cervello, solo bestie feroci, invece per me sono creature molto intelligenti e per certi versi superiori agli uomini.
Quale messaggio vuoi inviare?
Come molti scrittori anche io nel mio primo romanzo ho messo tanto di me stesso. Chi mi conosce bene vedrà che ci sono molti riferimenti alla mia vita e a ciò che mi piace o che detesto. Il messaggio di sottofondo penso sia la speranza. Il riuscire a superare momenti difficili grazie alle persone care. Poi anche, in alcuni casi il cambiamento.
Nel tuo libro troviamo il tema dell’omosessualità accostato al ‘guerriero’. Perché questa scelta?
Ho usato alcuni espedienti per alleggerire un po’ la tensione del romanzo ed ho trovato in Oscar un ottimo alleato non per mettere in ridicolo la sua sessualità, al contrario per far risaltare le discriminazioni verso persone che apparentemente sono giudicate diverse ma che in fondo come si vedrà in seguito nel libro i loro gusti sessuali non incidono affatto sulle capacità personali dell’individuo e con Oscar ho voluto sia mettere a disaggio i personaggi, per così dire normali, con situazioni comiche tipiche dei manga o degli anime, sia dare una mia opinione personale su tale argomento attraverso il comportamento più educato di Erik. Spero di non aver offeso nessuno, il mio intento era quello di mettere in scena una situazione plausibile in modo da dare voce a tre aspetti dell’argomento soffermandomi di più sull’amicizia che poi si è creata tra i vari protagonisti di questa vicenda indipendentemente dagli orientamenti sessuali di ognuno. Infine l’omosessualità fa parte del nostro mondo e avendo trasferito varie situazioni dal mondo reale al mondo fantasy mi sembrava giusto descrivere anche questo altro aspetto prima stereotipandolo (con la figura del sarto omosessuale) e poi liberandolo dai soliti canoni di giudizio, dando completa dignità ad un personaggio che si è rivelato indispensabile nell’aiutare i protagonisti
Progetti futuri?
Sto già scrivendo il seguito e sono a buon punto e in programma c’è anche un terzo volume. Poi non so. Forse cambierò leggermente genere. Ho un’idea che mi frulla in testa ma per ora mi concentro sulle Terre di Kyros.
Si ringrazia per la collaborazione Maria Giovanna Fantasia.
Numero di stelle 4 su 5 – Terre di Kyros, le pietre degli Orientali di Giuseppe Politi – Editore: Independently published – 392 pagine – prezzo di copertina 13,00 euro.