A Roma, presso il”Club 931” di Via Passo Corese, s’ è tenuto l’evento musicale centrato sulla performance del gruppo “Voci Popspel”: nato nel 2014 da un’idea di Francesca Tenuta nell’ambito del suo “Choir Experience Project”, progetto che vede la realizzazione di seminari, workshop ed eventi vari per la valorizzazione della capacità artistica legata alla vocalità d’ insieme del gruppo.
Francesca Tenuta, cantante, insegnante di canto moderno, esperta in vocologia artistica, nel 2008 fonda, a Roma, la “M Positive Music School”, centro formativo musicale professionale dove insegna canto moderno (coordinando il relativo Dipartimento) e si occupa di consulenza artistica. Dal 2009 organizza e dirige masterclass, seminari e workshop sulla tecnica vocale applicata al canto , lo stile e l’ interpretazione, partecipando anche, come relatrice, a congressi e convegni nazionali.
“La coralità – precisa Francesca – risponde a una funzione sociale di relazionalità e comunicazione globale; sentirsi parte di “un’ unica voce”significa nutrire in sé la fiducia nel manifestare la propria identità valorizzando al tempo stesso il rapporto con l’altro, e amplificando il valore dell’ integrazione e della libera espressione. Questo è “Choir Experience”, giunto ora al quinto anno di attività”.
L’ evento al “Club 931” serviva anzitutto a raccogliere fondi per l’acquisto di defibrillatori da donare alle scuole del Municipio VII ( anche le scuole, infatti, sono invitate, dal Decreto Balduzzi entrato in vigore il 1 luglio 2017, ad installare defibrillatori semiautomatici, per il soccorso d’ emergenza agli alunni colpiti da possibili disturbi cardiocircolatori durante le ore d’ educazione motoria). Sul palco del “931”, i 20 coristi del “Popspel” ( il termine si ricollega chiaramente alla duplice natura del repertorio del gruppo, Gospel e pop), 14 donne e 6 uomini, diretti da Francesca Tenuta, hanno letteralmente incantato il pubblico esibendosi in una quindicina di motivi. Che ripercorrevano la storia della musica Gospel dalle origini nelle chiese afroamericane metodiste degli anni ’30 ( e prima ancora, probabilmente, nei canti spontanei degli schiavi neri nelle piantagioni di cotone del Sud degli USA) , all’uscita, negli anni ’80, dal solo contesto religioso e all’ incontro, piu’ in generale, con la musica contemporanea, pop anzitutto.
Il pubblico ha avuto modo, così, di entusiasmarsi con brani indimenticabili come “Joshua fit the battle of Jerico” (suonato, nel tempo, anche da gruppi jazz), “Go Down Moses” (col celebre ritornello , piu’ volte interpretato dal mitico Louis Armstrong, “Let my people go” ), “Halleluja” , di Leonard Cohen ( 1984), sino al celeberrimo “Oh Happy Day”. Le attività di “Voci Popspel” ( già intervenute, a novembre scorso, alla sfilata di abiti da sposa storici “Le quattro Regine”, all’ Accademia L’ Oréal” di Roma, organizzata da Stefania Catallo, Presidente del Centro antiviolenza di genere “Marie Anne Erize”) proseguiranno , con piu’ iniziative, nel 2019.
Ubaldo Marangio