A Roma non funziona più nulla. L’amministrazione Raggi non solo è incapace ad amministrare la città, le sue aziende, i servizi ai cittadini ma riduce a macchietta anche le cerimonie per illustri personalità della nostra nazione. La gaffe sul presidente Ciampi è solo l’ultima della serie dopo quelle clamorose su Abebe Bikila e sull’arena di Nimes confusa con il Colosseo.
Incidente di percorso ieri 1 giugno durante l’intitolazione di un Largo sul Lungotevere all’ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi. La targa toponomastica recante il nome dei Ciampi di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, contiene un refuso. In particolare, nel nome ‘Azeglio’ manca la ‘g’. Motivo per il quale al termine della cerimonia dove erano presenti gran parte delle più alte cariche dello Stato, tra cui il Presidente Sergio Mattarella, non è stato tolto il telo che ricopre la targa. A richiesta di chiarimenti il cerimoniale del Campidoglio ha spiegato che “la targa risulta scheggiata”, per questo si rende necessaria la sostituzione.
ll Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato alla cerimonia di intitolazione a Carlo Azeglio Ciampi del tratto del lungotevere che va da via Marmorata a via della Greca. Tante le autorità presenti al taglio del nastro. Dai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, al ministro dell’Economia Daniele Franco e il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Tra gli interventi dal palco allestito sotto il Giardino degli Aranci anche quello di Giuliano Amato, vicepresidente della Corte Costituzionale e premier quando Ciampi venne eletto capo dello Stato
“Da grandissimo italiano qual è stato, Carlo Azeglio Ciampi si sarebbe fatto probabilmente una risata. Ma in questo incredibile errore c’è molto del pressapochismo dell’attuale amministrazione comunale di Roma. È davvero ora di voltare pagina”. Così il candidato del Pd alle primarie del centrosinistra di Roma, Roberto Gualtieri, in merito all’errore sulla targa che intitola un largo all’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi “
“Oltre a a confondere l’arena di Nimes con il Colosseo, la Raggi non conosce neanche i nomi del presidente Ciampi. Una figuraccia storica, l’ultima di una lunghissima serie che fortunatamente finirà presto. Roma merita di più. Cambiamo Sindaco”. Così il segretario del Pd Roma, Andrea Casu, in merito all’errore sulla targa che intitola un largo all’ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Quando manca poco meno di un’ora all’inizio della cerimonia, il camioncino della ditta incaricata dal Campidoglio dell’istallazione della targa dedicata a Carlo Azeglio Ciampi, si presenta al posto di Polizia che delimita gli accessi al Lungotevere Aventino. “Ao’ fatece passa’, dice che la targa e’ sbagliata…”, rivelano concitati i tecnici alle forze dell’ordine. La scena muove a pieta’ il servizio d’ordine. Giunti sul posto, a quanto si apprende, si tiene una febbrile trattativa. I marmisti non riescono a fermare la macchina dell’organizzazione. E’ troppo tardi, fa notare il cerimoniale del Campidoglio. Le piu’ alte cariche, a cominciare dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono in procinto di arrivare. E manca anche il tempo di correggere il refuso: scrivere sul marmo non e’ esattamente come digitare su una tastiera. Al Cerimoniale di Roma Capitale non resta che una via di fuga. Dare il via libera ma limitare i danni accorciando la cerimonia, e intanto ‘abbozzare’ la scusa della targa scheggiata. La lapide restera’ coperta. Nessuno vedra’ l’errore dell’ignoto marmista. Azeglio si scrive con la ‘g’. Peccato che anche il ‘piano B’ abbia una falla. Il drappo scelto per coprire lo strafalcione reca colori immortali ma e’ semitrasparente. L’errore insomma si vede, e si fotografa. Quando si dice ‘la pezza peggiore del buco’”.
“Virginia Raggi continua a CIAMPIcare in ogni cosa che fa e colleziona l’ennesima gaffe del suo mandato. Dopo photoshop e i refusi conia una nuova scusa: la scheggiatura. È vero che al peggio non c’è mai fine, ma fortunatamente i romani ad ottobre potranno liberarsi di questo Sindaco che continua a umiliare la Capitale d’Italia”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo.
“Non abbiamo neanche più la forza di ridere degli errori della sindaca e della sua amministrazione. La targa sbagliata su Ciampi è l’ennesima conferma che con la Raggi nel Comune di Roma non funziona davvero più niente e può davvero succedere di tutto”. Così in un comunicato il vicesegretario del Pd Lazio, Enzo Foschi.
“Con l’errore del nome sulla targa del Presidente Ciampi, in merito all’inaugurazione della piazza intitolata allo stesso, l’amministrazione Raggi, dinanzi alle più alte cariche dello Stato, ha fatto subire alla città di Roma l’ennesima figuraccia. Non bastava la questione rifiuti ripresa da tutti i media internazionali, la gaffe sullo scambio del Colosseo con l’arena di Nimes dello scorso aprile e, quella più datata, di Abebe Bikila che, forse per un delirio di onnipotenza, il Sindaco Raggi aveva ritenuto di poterlo far resuscitare. Oramai la città viene alla ribalta solo per le gaffe del Sindaco e del suo ben nutrito e ben remunerato staff comunicativo che grava sulle tasche dei romani, oltre che per la conclamata incapacità gestionale. Roma, nei suoi 2774 anni di storia, mai aveva raggiunto un così basso livello, ma siamo certi che saprà risorgere dopo che su questa Giunta sarà calato il sipario”. Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina.
“Oltre all’apriscatole, regaleremo un abbecedario alla Raggi. Le evidenzieremo per bene la lettera G. Quella che manca sulla targa del largo che il Comune ha appena intitolato al Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Raggi: solo balle e pressappochismo, senza nemmeno le basi della storia recente del nostro Paese. Basta insultare Roma. A casa”. Lo dichiara il coordinatore romano della Lega, Alfredo Becchetti.
“La Raggi può ordinare quello che vuole, cambiare tutte le targhe che vuole. Questa mattina, alla presenza di tutte le più alte cariche dello Stato, la Raggi ha fatto fare a Roma una figura vergognosa. Questa incompetenza richiede se non le auspicate dimissioni almeno una scusa pubblica”. Lo dichiara il capogruppo Lega in XV Municipio, Giuseppe Mocci.
“Clamoroso errore davanti al Capo dello Stato Mattarella e ai figli del compianto presidente Ciampiche il Comune di Roma aveva intenzione di celebrare con l’intitolazione di un largo del lungotevere Aventino. Cerimonia con targa coperta e poi sostituita, arrivano le scuse dal Campidoglio? No, sindaco Raggi e consiglieri M5s parlano di semplice errore quando invece la superficialità e l’approssimazione di questa Amministrazione arriva a fare pasticci anche con la memoria storica del nostro Paese. L’ovvio non lo controlla mai nessuno era solito dire il Beppe Grillo nel corso dei suoi spettacoli. Questa volta di ovvio c’è che in Campidoglio hanno voluto ricordare un presidente della Repubblica di cui non sanno scrivere il nome, e di comico ci sono figuracce rimediate dal sindacao Raggi degne di un siparietto comico e Grillo ne sarebbe orgoglioso”. Così in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordon
Francesca Romana Cristicini