Roma, 27 luglio
E’ quanto dichiara ai nostri microfoni Antonio Alfieri, presidente del movimento “IoApro” in una piazza del Popolo gremita di persone provenienti da tutta Italia.
Perché no al green pass?
“Green pass, perché? Non è questione del vaccino sì o no, del siero, anzi, della terapia sì o no.
Noi non ce l’abbiamo con nessuno, il nostro è un discorso di libertà, della libertà di scelta, della libertà di poter decidere il nostro destino e di non essere obbligati ad una terapia ancora sperimentale. In ottobre ci saranno 5 cure già approvate dall’Unione Europea che gli esperti, i luminari, dicono che hanno una proprietà di distruggere e di guarire il covid.
Allora, se permettete, io posso essere libero di scegliere se farlo o no? io mi sono vaccinato, mi sono sempre vaccinato, ma questa terapia io non la voglio fare.
E non per questo devo essere discriminato, devo avere un pass per andare a mangiare al chiuso mentre gli altri fuori che mi guardano; io questa discriminazione non la accetto.
La nostra Costituzione tutto questo non lo consente, ed è questo che dobbiamo far passare come messaggio.
Mi dicono che se non mi vaccino, come lo chiama Dragon Ball, muoio. Burioni arriva perfino a dire che mi paga l’abbonamento Netflix perché devo stare in casa come un sorcio. Oppure, peggio ancora, il sindaco di Bomporto che ha detto che chi non si vaccina si deve mettere il cartello al collo per farsi riconoscere e permettere a chi è vaccinato di evitarlo.
Siamo arrivati a questi livelli, gli uni contro gli altri, gli uni contro gli altri, e non è possibile.
Io devo poter voler bene a chi si è inoculato il siero, come lui deve poter volere bene a me. Pur nella diversità di opinioni e di scelte.
Ci hanno messo contro, il popolo è contro, mentre loro, il sistema, i politici, fanno quello che gli pare, come gli pare e quanto gli pare perché sono tutti d’accordo e noi questo non lo possiamo far passare”.
Francesca Romana Cristicini