Non si è fatta attendere la risposta degli studenti alla nota pubblicata ieri dal direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, Rocco Pinneri, che invitava pubblicamente dirigenti e docenti a contestare “il reato di interruzione del pubblico servizio e a chiedere lo sgombero dell’edificio, avendo cura di identificare, nella denuncia, quanti possiate degli occupanti”.
La Rete degli studenti medi legge queste dichiarazioni come “un tentativo di dividere il mondo della scuola e mettere le categorie che la vivono ogni giorno le une contro le altre”. «Crediamo che le occupazioni portate avanti in queste settimane a Roma e nelle altre province del Lazio siano il sintomo di un disagio profondo e siano momenti di mobilitazione responsabile per portare avanti rivendicazioni comuni che non hanno il giusto spazio nel dibattito politico. Non può, quindi, essere questa la risposta dell’ufficio di prossimità del Ministero dell’Istruzione alla rabbia e al disagio che gli studenti e le studentesse hanno espresso in più di 60 occupazioni in tutta la regione».
«Vogliamo costruire una discussione seria e stabile con il ministero e con l’USR, accogliamo quindi bene la proposta del Dott.Pinneri di avviare il dibattito con le associazioni studentesche- concludono i rappresentanti della Rete degli Studenti Medi- ma non può passare l’idea che le lotte per un futuro diverso e migliore si debbano reprimere con denunce e provvedimenti».
Alessia Di Domenico