La recente dichiarazione di Michelangelo Letizia, esponente di Democrazia del Popolo e sostenitore del candidato sindaco Enrico Michetti, getta una luce cruciale sulle cause della sconfitta del centrodestra alle ultime elezioni capitoline – l’opinione espressa da Luciano Ciocchetti considerato uno dei papabili candidati alla prossima tornata elettorale nella città di Roma (“Considero veramente indecoroso attribuire a Michetti la sconfitta del CentroDestra alle scorse elezioni capitoline”), aprono un dibattito necessario sull’effettiva responsabilità della debacle elettorale.
Letizia, con elegante fermezza, sposta l’attenzione da Michetti verso una carenza strutturale ben più profonda: la mancanza di una base consolidata e di un consenso capillare, soprattutto nelle periferie romane.
L’affermazione non è una semplice difesa del candidato sconfitto, bensì una lucida analisi politica che evidenzia una falla sistemica all’interno della coalizione di centrodestra. La mancanza di radicamento nelle periferie, aree spesso trascurate dalle grandi narrazioni politiche, si rivela come un fattore determinante nella sconfitta. Non si tratta di una semplice questione numerica, ma di un vuoto di rappresentanza, di un’incapacità di intercettare le reali esigenze e le problematiche di una consistente parte della popolazione romana.

La posizione di Letizia e del Movimento Democrazia del Popolo, lungi dall’essere una semplice critica, rappresenta un punto di partenza per una profonda riflessione interna al centrodestra. È necessario interrogarsi sulle ragioni di questa mancanza di connessione con il tessuto sociale periferico, analizzando criticamente le strategie di comunicazione e le proposte politiche presentate. La sfida, ora, è quella di ricostruire un rapporto di fiducia con le comunità periferiche, comprendendo le loro necessità e offrendo risposte concrete ai loro problemi.
Democrazia del Popolo, in questa prospettiva, propone un cambio di passo radicale.
«Crediamo che sia fondamentale investire in un’azione politica dal basso, costruendo una rete capillare di ascolto e partecipazione attiva nelle periferie. Questo richiede un impegno concreto, un’attenzione costante alle esigenze dei cittadini e una capacità di dialogo autentico. Proponiamo, quindi, l’implementazione di un programma di “Ascolto Attivo Periferie”, basato su incontri regolari con i residenti, l’istituzione di sportelli di ascolto dedicati e la promozione di iniziative partecipative che coinvolgano direttamente i cittadini nella definizione delle politiche locali. Solo in questo modo sarà possibile ricostruire la fiducia persa e creare una solida base di consenso per le future sfide elettorali.»
La sconfitta del centrodestra a Roma non deve essere interpretata come un fallimento definitivo, ma come un’opportunità per una radicale ristrutturazione politica. Così, in una nota, il Presidente di FederMestieri Michelangelo Letizia e portavoce del Movimento Democrazia del Popolo rappresentano un punto di partenza fondamentale per intraprendere questo percorso di rinnovamento, rimettendo al centro dell’azione politica le esigenze delle comunità spesso dimenticate e marginate.