L’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 contro civili israeliani da parte di Hamas ha rappresentato non solo un atto di barbarie, ma anche il detonatore di un’escalation di odio antisemita in tutto il mondo.
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I dati parlano chiaro: secondo il World Jewish Congress e il Centro Kantor dell’Università di Tel Aviv, nel solo mese successivo al 7 ottobre, le denunce di episodi antisemiti sono aumentate del 300% in Europa e del 400% negli Stati Uniti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In Italia, l’Osservatorio antisemitismo della CDEC ha registrato un picco allarmante di minacce, insulti e vandalismi, con oltre 150 episodi segnalati tra ottobre e dicembre, un numero mai raggiunto prima nel nostro Paese.
Ma ciò che preoccupa ancora di più è l’evoluzione dell’antisemitismo in forme sempre più subdole, mascherate da “antisionismo”.
È giusto criticare le scelte di un governo, come accade per qualunque Stato democratico.
Ma quando il diritto all’esistenza dello Stato d’Israele viene negato, quando gli ebrei vengono attaccati solo per il fatto di essere tali, quando si bruciano bandiere israeliane nelle piazze europee o si scrivono svastiche su sinagoghe e scuole ebraiche, non stiamo più parlando di politica: stiamo parlando di antisemitismo.
Lo ha detto chiaramente anche l’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto (IHRA), a cui l’Italia ha aderito: l’antisionismo che nega il diritto del popolo ebraico all’autodeterminazione è una forma moderna di antisemitismo.
Oggi, più che mai, è fondamentale non arretrare.
Contrastare l’antisemitismo significa difendere i valori fondanti della nostra democrazia: la libertà, il rispetto, la memoria.
E lo dobbiamo fare non solo con le leggi, ma con l’educazione, la cultura, il dialogo tra le comunità, e con un presidio costante delle istituzioni.
Perché dove si insinua l’odio, la storia ci insegna, la civiltà arretra.
Oggi più che mai dobbiamo estirpare il crescente antisemitismo ed antisionismo che sta proliferando nelle Università e nelle Scuole così come nelle piazze.
Ormai vediamo che ogni manifestazione anche quelle che parlano di tutt’altro tema, sono diventate occasioni per diffondere antisemitismo, bruciare bandiere e sostenere le organizzazioni terroristiche come Hamas, Hezbollah.
In alcuni casi come la manifestazione del 05 ottobre scorso a Roma piramide, abbiamo visto sventolare anche le bandiere di Hezbollah e sentito cori di incitamento ad Hamas, quindi un sostegno diretto al terrorismo.
Per questo oggi ho chiesto di intervenire al nostro congresso nazionale, oltre che per esprimere gratitudine e soddisfazione della direzione presa dal nostro Segretario e dal nostro partito, da parte di tantissimi ebrei italiani iscritti delle comunità ebraiche in tutta Italia, anche per chiedere di sancire una posizione ancora più forte e netta di quella che già è stata presa con atti in parlamento e dichiarazioni ufficiali.
Ovvero di proporre una legge così come sta accadendo negli Stati Uniti d’America fortemente voluta dal Presidente Trump, di tagliare i fondi alle Università ed agli istituti scolastici, che permettono di usare le istituzioni, dove si dovrebbe insegnare il rispetto dell’individuo e la libertà di espressione religiosa e di culto, vengono usate per altri scopi, ovvero per fomentare antisemitismo ed antisionismo.
È davanti agli occhi di tutti noi, che ormai formazione studentesche di Sinistra, Estrema Sinistra e di Estrema Destra, spesso appoggiate dai stessi partiti e da associazioni palestinesi vicine alle organizzazioni terroristiche di Hamas ed Hezbollah, non permettono a professori e relatori che siano essi ebrei e non, di intervenire nei temi dell’antisemitismo e della Shoah.
Inoltre abbiamo visto studenti di religione ebraica che spesso devono mascherare il proprio ebraismo per evitare di mettere a repentaglio la propria incolumità, esattamente come successe ai tempi del nazifascismo che cominciò esattamente come sta accadendo nei giorni nostri per arrivare poi alle famigerate leggi razziali.
Ecco oggi sono qui a chiedere di produrre tutti gli atti necessari ad interrompere questo scempio, a comunicare la mia disponibilità per collaborare ad ogni atto, per partecipare ad ogni evento, convegno ed incontro, che il nostro partito vorrà mettere in campo.
Ringraziando tutti voi, per avermi dato l’opportunità di intervenire, su tema così importante non solo per noi ebrei , ma per l’Occidente e per ogni persona che vuole rimanere libera, vi dico che sono orgoglioso e fiero di far parte della Lega Salvini Premier e ringrazio Matteo ed il nostro grande partito.
Grazie.
Angelo Pavoncello