L’uomo osserva la realtà che lo circonda ed ha un’idea. Non è astratta, nasce per risolvere un problema della sua esistenza sulla Terra, quale che sia. Un’idea che possa realizzare il suo progetto in quel momento.
Non ci sono delle graduatorie tra uno sport ed un altro e all’interno dello stesso sport. Non è lo sport che pratico più pericoloso o più impegnativo di un altro. Non è chi ha vinto il torneo o la gara o il campionato per gli sport collettivi, il migliore, la squadra più forte. Non sono imbattibile perché oggi ho fatto il record del Mondo sulla corsa dei 200 metri o nuotando sul dorso.
E’ sufficiente valutare ad esempio che se coloro che nel mondo si cimentano sulla corsa dei 200 metri sono 10.000, è diverso se sono 100.000 o un milione. Il record del mondo varia di importanza e così in tutti gli altri sport, come in ogni campo dove l’uomo si cimenta per risolvere un problema. Allora appare decisivo valutare lo Spirito di ogni singolo atleta, di ogni uomo o donna che sia, professionista o dilettante che si impegna a ricercare nel suo Spirito quelle energia necessarie per migliorare le sue prestazioni nel tempo che scorre o consolidarle per non farle regredire.
Così anche in altri territori di lavoro, di luoghi del fare, la ricerca delle energie, lo Spirito, è l’unica forza che conduce l’uomo, rectius, l’essere umano nel suo cammino verso la scoperta di un Ente trascendente, che è lo Spirito Assoluto, che è infinito e non si potrà mai raggiungere, ma è l’unico viaggio che genera la concordia universale, la misericordia verso il prossimo, per consentire alla collettività di vivere una solidarietà del fare, lontana da interessi per esercitare il dominio sugli altri, per imporre la prepotenza e la minaccia, lontana dalla Gentilezza. Noi siamo impegnati a reclutare la gente del “fare”, che agisce per risolvere i problemi ed assicurare a tutti i bambini del Mondo le stesse opportunità in pace e serenità, secondo la legge del “Gioco” che è l’espressione del genere umano dalla notte dei tempi. Non è una sfida è il Creato che è simile e parallelo al Regno del Sacro. Il Sacro assume la dimensione nelle infinite galassie ma è in ogni luogo, vicino ad ognuno di Noi, perché in ogni secondo qualcosa muore, qualcosa nasce e di nuovo qualcosa muore. In ogni secondo otto miliardi di esseri umani pensano e agiscono per soddisfare i bisogni primari e non solo. Ci sono bambini che non hanno né “pane” né acqua, fate che ciò avvenga in memoria del Vostro Spirito, del Bene che è scritto in Voi da quando siete nati. Lasciate le vostre case ed andate nei territori del Mondo a portare la “joie de vivre”, la gioia di vivere. In quel punto sul mappamondo è scritta una grammatica che può crescere oltre i confini. Una grammatica universale buona per ogni territorio, un’andata e ritorno dal piccolo al grande e dal grande al piccolo. Là in quel Paradiso, un punto nel mappamondo, è caduta una stella, una femmina giovane, che è la Bellezza secondo Kant.
Di Carlo Priolo,
giornalista professionista, sociologo, esperto di filosofia teoretica