İl 13 aprile, domenica, si è tenuta
in Villa Guglielmi di Fiumicino (RM) la Festa a corte con il Ballo Ottocentesco della Compagnia Nazionale di danza storica di Nino Graziano Luca. L’evento, coordinato dalla danzatrice e coreografa Debora Bianchi, ha visto la partecipazione delle autorità del Comune di Fiumicino che hanno rivolto ai danzatori il discorso di benvenuto nonché i saluti e i ringraziamenti a fine evento.
Villa Guglielmi è un monumento architettonico del patrimonio artistico e culturale del comune di Fiumicino e della Regione Lazio. Le sue origini risalgono al 1697 quando il castello della Villa è stato acquisito dal Principe Don Giovanni Battista Pamphili Aldobrandini.
La Villa che vanta fra i suoi illustri ospiti delle epoche diverse il Papa Gregorio XVI (1765-1846) e il compositore Claude Debussy (1862-1918), ha attraversato nella sua storia i momenti gloriosi, ma anche anni di abbandono. È stata proprietà delle famiglie più celebri fra cui i Pamphili, i Borghese, i Colonna, i Primoli, i Foglia, i Giraud, i Lepri, i Gentili. La Villa ha ospitato nei suoi spazi maestosi la sede della Chiesa apostolica e un lazzaretto. Ha svolto le funzioni di una casina di caccia e di una dimora per la villeggiatura. Durante la Seconda guerra mondiale, la Villa ha dato alloggio a famiglie sfollate.
Le opere di restauro e di divisione degli spazi sono state affidate, nel 1765, all’architetto Carlo Marchionni, mentre i restauri successivi sono dovuti agli interventi del Comune di Roma che ha acquisito la Villa nel 1980 e a quelli del Comune di Fiumicino che è subentrata al comune di Roma nel 1992. Attualmente Villa Guglielmi è sede dell’Assessorato Scuola e Cultura nonché della Biblioteca comunale.
Una volta all’anno la Villa si trasforma nella sede di una Festa a corte dedicata a Claude Debussy. Un ballo storico trova, nel contesto della Villa, la sua migliore e la più suggestiva cornice. Il “carnet du bal” (la sequenza delle danze proposte ai partecipanti e agli ospiti dell’evento) prevede walzer, mazurke, contraddanze, quadriglie e altre danze dell’Ottocento.
Il ballo avvenuto il 13 aprile è stato diviso in due parti. Nell’intervallo i danzatori e gli ospiti della Villa hanno potuto visitare la mostra fotografica allestita al secondo piano del Castello e visitare le sale impreziosite dall’arredamento, dai quadri e dagli oggetti di uso quotidiano di tutte le epoche passate, dal Settecento in poi.
Le dame e i cavalieri con gli abiti ottocenteschi che eseguono le danze storiche sono, senza dubbio, il miglior modo di dare una nuova vita alla Villa d’epoca per richiamare l’interesse alla conservazione del patrimonio storico, artistico e culturale del Comune di Fiumicino e della Regione Lazio. Il giubilo dei partecipanti e di tutti i presenti ne sono una testimonianza indiscussa.
Olga Matsyna