L’intervista esclusiva a Paeseroma.it al Presidente del Consiglio Comunale della città di Nerone, Gabriele Federici, tra impegni per il presente e speranze per il futuro.
Gabriele Federici, 40 anni, non passa certo inosservato nei corridoi di Villa Sarsina ( la residenza municipale di Anzio). Elegante e cordiale, ha aperto le porte del suo ufficio a “Paese Roma” e abbiamo notato che due politici del secolo scorso, tra loro anche diversi, ma allo stesso democratici sono nel suo “Pantheon” personale: Alcide De Gasperi e Winston Churchill ( sono ritratti in una foto insieme della prima metà degli anni’ 50 che Federici ha fatto incorniciare e affiggere sulle pareti della stanza).
Presidente Federici, partiamo da questa foto di Churchill e De Gasperi insieme, qui nel suo ufficio. Un omaggio alla storia recente o uno spunto per il futuro?
Come disse Bernardo di Chartres: “Siamo nani sulle spalle dei giganti.” Senza fare torto a nessuno, Churchill e De Gasperi sono i due giganti del novecento: ognuno con la sua storia ed ognuno con il suo spirito. Sono due uomini diversi, per le ragioni storiche che conosciamo tutti, ma non, particolarmente, distanti. Li accomunano alcune peculiari caratteristiche, come: il coraggio, la tenacia, la capacità di visione, l’amor patrio e la consapevolezza del medesimo destino dei popoli europei, dopo due guerre mondiali. Inoltre, sia Churchill, sia De Gasperi hanno a che fare con Anzio. Lo statista britannico fu il leader che durante la seconda guerra mondiale volle lo Sbarco di Anzio, prodromico per liberare Roma. Di pari passo, lo statista trentino venne ad Anzio per un incontro della Democrazia Cristiana, a livello nazionale, all’inizio degli Anni Cinquanta: anni d’oro, quando la popolazione di Anzio si stava rimboccando le maniche, ricostruendo il Paese. Di quel tempo rappresentativo, custodisco, gesolamente, sulla mia scrivania, una fotografia di mio Nonno Bernardino Federici, proprio insieme a De Gasperi. Altri uomini, altri tempi: quindi, rispondendo alla tua domanda, sì, è uno spunto per il futuro.
Lei è risultato il più votato della lista civica a sostegno di Aurelio Lo Fazio nelle scorse elezioni comunali e poco dopo è stato scelto dalla maggioranza come Presidente del Consiglio Comunale. A distanza di 6 mesi che bilancio traccia di questo nuovo lavoro?
Eccellente, un lavoro difficile e colmo di impegni che sto affrontando con grande entusiasmo e generosità. Credo che questo si percepisca. Colgo l’occasione per ringraziare la macchina amministrativa del Comune di Anzio. In sei mesi, abbiamo fatto 10 consigli comunali, una media di un consiglio comunale ogni due o tre settimane. Sono ritmi sostenuti, dovuti alla necessità di affrontare, immediatamente, le questioni fondamentali dell’amministrazione di un ente come quello di Anzio: bilanci, porto e ospedale, soltanto per accennare alcuni argomenti, senza omettere il resto. E poi, sì, sono stato il più votato: è stata un’impresa, nella quale, abbiamo creduto in non poche persone. A tutti gli elettori che hanno scritto il mio nominativo sulla scheda elettorale, posso dire che ogni giorno, personalmente, sto dando tutto me stesso alla nostra Città di Anzio. Grazie di vero cuore per avere creduto in me. Non vi deluderò. Stiamo facendo un grande lavoro, insieme ad un grande Sindaco: Aurelio Lo Fazio. Infine, non per importanza, nessuno me ne voglia, un pensiero speciale e di graditudine ai consiglieri comunali che mi hanno dato la fiducia. Siamo una squadra unita e compatta, senza eguali. Siamo persone libere, entusiaste e, soprattutto, per bene.
L’amministrazione Lo Fazio, in questi primi sei mesi di attività si è concentrata sia su atti dettati dalla emergenza ( vedi il dragaggio del Porto) che su scelte simboliche ma molto sentite da una parte del Consiglio, meno dall’altra, come la Revoca della Cittadinanza a Mussolini. Che impressioni ha tratto? La macchina amministrativa funziona? I cittadini come vedono la Amministrazione in carica?
Essendo il Presidente del Consiglio Comunale, quindi garante dei diritti di tutti i consiglieri comunali, questo non toglie che posso esprimere un’opinione sull’operato dell’Amministrazione, essendo stato eletto con questa maggioranza. Il mio giudizio resta ampiamente positivo. È altrettanto vero che molti di noi, io, per primo, siamo alla nostra prima esperienza amministrativa. Di base resta l’entusiasmo, già citato, e la sostanziale buona fede. Quello che maggiormente apprezzo della nostra Amministrazione è la capacità di visione che esprime. La rimozione della cittadinanza onoraria a Mussolini rientra in questa visione: immaginare il nostro territorio, in grande, capace di attrarre un turismo legato anche alla Memoria, alla seconda guerra mondiale, richiamando persone da tutto il Mondo.
Se potesse inserire ai punti già previsti nel programma dell’allora candidato sindaco ora Primo Cittadino, un punto in più frutto di quello che ha visto in questi sei mesi, su che cosa si concentrerebbe?
Direi nulla, poiché il nostro Sindaco ha competenze amministrative e capacità politiche uniche e senza precedenti. Lo dicono tutti. Ad ogni modo, senza dimenticare l’ordinarietà delle molteplici questioni da affrontare, come già detto, mi permetterei di enfatizzare l’attenzione nel consolidamemto all’apertura di Anzio ad una vocazione internazionale. Abbiamo le potenzialità per competere a livello globale con località, ad oggi, maggiormente blasonate, di cui Anzio non ha nulla da invidiare. Abbiamo tutto: storia, cultura, posizione geografica, tradizioni sportive, una cucina d’eccellenza mondiale che ci rende unici. Venite ad Anzio! Altro che vergognarsi… Aiutiamo i giovani imprenditori, locali e coraggiosi, a crescere e dare lavoro. Questo è lo sviluppo.
Per concludere, Presidente Federici, Come vede il futuro di questa città nei prossimi 4 anni?
Grandioso!