In una cerimonia intensa e carica di emozione, il Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, con l’approvazione unanime di tutto il Consiglio Comunale, ha conferito il prestigioso titolo di Cittadino Benemerito al signor Michele Smaldone, riconoscendone il valore umano, morale e civile che ha saputo incarnare nel corso della sua vita.
Nelle motivazioni ufficiali del conferimento si legge:
“Esempio straordinario nei ruoli rivestiti sia in ambito militare, sia in ambito civile, sia in ambito volontaristico e religioso, in Italia e all’estero, in particolare in Lituania. Ha mantenuto un forte legame con Potenza, sua città natale.”
Parole che raccontano non solo una vita, ma una storia di dedizione, servizio e amore per il prossimo. Michele Smaldone ha rappresentato, in ogni contesto, quei valori profondi di impegno, onestà e solidarietà che sono il cuore dell’identità potentina. La sua testimonianza di vita, intrecciata tra disciplina militare, spirito civico e fede sincera, ha lasciato un segno indelebile nelle comunità in cui ha operato, in Italia e all’estero.
Il riconoscimento, accolto con commozione da quanti hanno conosciuto e stimato Michele Smaldone, ha profondamente toccato il figlio, Luogotenente Pierluigi Smaldone, “un potentino di Portasalza”, che ha trascorso tutta la sua vita fuori dalla città di Potenza con il ruolo di Luogotenente dei Carabinieri con una lunga e avventurosa carriera nelle Istituzioni, a tutela della legalità. Oggi è Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri del celebre Santuario del Divino Amore, a Roma.
Pierluigi Smaldone, appresa la notizia, ha espresso parole intrise di gratitudine e orgoglio:
“È stato per me motivo di grande orgoglio e di profondo onore apprendere che la città di Potenza abbia voluto riconoscere a mio padre un titolo così alto e significativo. Mio padre è stato, per me, un modello di vita, un punto di riferimento costante, un esempio a cui mi sono sempre ispirato.”
E, in effetti, il percorso del Luogotenente Smaldone riflette, come in uno specchio, i valori ereditati dal padre: dedizione al dovere, spirito di servizio e un profondo senso di umanità. Da anni impegnato nelle attività legate al Santuario del Divino Amore, egli continua a distinguersi per le opere di solidarietà e volontariato, mantenendo vivo quel filo invisibile che lega la sua famiglia al valore autentico dell’altruismo.
Non è dunque un caso che, nel commentare la notizia, molti abbiano pronunciato con affetto una frase che sembra racchiudere il senso di tutto:
“Buon sangue non mente.”
Il riconoscimento conferito a Michele Smaldone va ben oltre la cerimonia ufficiale: rappresenta un tributo collettivo, un abbraccio della città di Potenza a uno dei suoi figli migliori. È la celebrazione di una vita esemplare che ha saputo onorare, con gesti concreti e con il cuore, i valori più nobili dell’uomo e del cittadino.
In un tempo in cui la memoria e l’impegno sembrano vacillare, storie come quella di Michele Smaldone e di suo figlio Pierluigi ricordano a tutti noi che l’eredità più grande non è quella materiale, ma quella morale: il lasciare tracce di bene là dove si passa.
Potenza, con questo gesto solenne, ha voluto riconoscere proprio questo.