Nella Sala Dalí dell’Istituto Cervantes, nel cuore di Piazza Navona, Roma ospita “La diaspora latinoamericana in Italia negli anni ’70”, la nuova mostra fotografica di Cecilia Fajardo. L’esposizione, aperta al pubblico fino al 12 novembre 2025, offre uno sguardo sui legami culturali tra l’Italia e l’America Latina del Novecento.
L’artista Cecilia Fajardo, nata a New York da genitori colombiani e cresciuta a Bogotá, è nota come illustratrice, fotografa di rilievo. Fajardo visse a Roma tra il 1972 e il 1979 insieme al marito, il giornalista Alberto Zalamea. Furono anni intensi: la città era un crocevia di intellettuali, artisti e attivisti politici in fuga dalle dittature sudamericane, ma anche un laboratorio di libertà creativa e scambio culturale.
La mostra, curata da Maria Clara Bernal, Luis Antonio Silva e Patricia Zalamea, raccoglie oltre quaranta fotografie inedite realizzate in quel periodo. Nei ritratti e nei reportage di Fajardo emergono le vite e le esperienze di un’intera generazione di artisti, che trovarono in Italia un rifugio e un terreno fertile per nuovi dialoghi culturali.
Volti, sguardi, e scorci urbani restituiscono l’atmosfera vibrante di un’epoca in cui Roma era un punto di incontro tra Europa e Sudamerica.
Accanto alle immagini, l’allestimento include documenti d’archivio: lettere, riviste, appunti e fotografie d’epoca che delineano una rete di relazioni tra artisti, scrittori e registi latinoamericani e italiani.
L’iniziativa è promossa dall’Ambasciata della Colombia in Italia e dall’Instituto Cervantes di Roma, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck di Storia dell’Arte, l’Istituto Italo-Latino Americano (IILA) e l’Universidad de los Andes di Bogotá.
Un lavoro corale che vuole restituire dignità a una pagina poco nota della storia culturale italiana e sudamericana.
Visitare la mostra di Cecilia Fajardo significa immergersi nella Roma degli anni ’70 attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta da vicino. Le fotografie raccontano volti e storie degli artisti latinoamericani che trovarono in Italia libertà e ispirazione, contribuendo a plasmare la scena artistica e culturale della città.
Lia Carolina Armas Aguilar



















