La famosissima Village Halloween Parade, oggi considerata l’evento di Halloween più iconico e scenografico del mondo, non è sempre stata una parata monumentale fatta di costumi spettacolari, performance artistiche e gigantesche creature animate. La sua storia, infatti, nasce in modo decisamente più intimo e spontaneo.
Era il 1973 quando il burattinaio Ralph Lee, artista del teatro sperimentale del Greenwich Village, decise di organizzare una piccola passeggiata in costume per il suo quartiere. Nessuna sponsorizzazione, nessuna folla, nessun palcoscenico internazionale: solo lui, i suoi figli e i loro amici, pronti a vivere una notte magica tra travestimenti artigianali e un pizzico di mistero.
Quel gesto semplice, nato come un gioco creativo e comunitario, accese una scintilla. Anno dopo anno, sempre più persone si unirono alla parata, portando con sé pupazzi, maschere, strumenti musicali e quell’inconfondibile spirito artistico tipico del Village. Da piccola iniziativa di vicinato, la passeggiata divenne un fenomeno culturale, specchio della libertà espressiva e dell’energia creativa di New York.
Oggi, la Village Halloween Parade attira centinaia di migliaia di partecipanti e spettatori da tutto il mondo. Tra marionette gigantesche animate da squadre di volontari, artisti di strada, musicisti e costumi spettacolari, ogni 31 ottobre le strade di Manhattan si trasformano in un teatro a cielo aperto dove tutto è possibile e l’immaginazione non conosce limiti.
Eppure, dietro le luci, i riflettori e la fama internazionale, resta viva l’essenza della sua origine: una festa nata dal basso, una celebrazione della creatività e della comunità, un inno alla magia spontanea che ancora oggi continua a incantare grandi e bambini.
Anna Rita Santoro e Ubaldo Santoro




















