L’idea di creare il Venice Production Bridge appartiene a Pascal Diot che la realizza per la prima volta nel 2012. A differenza di Berlino e Cannes, prima del 2012 a Venezia non esisteva non solo il mercato di prodotti audiovisivi – non esistevano nemmeno gli spazi appositi per fare incontrare produttori e distributori: ci si incontrava nei bar dell’Hotel Excelsior e del Grand Hotel Des Bains.
Oggi il Venice Production Bridge è un vero ponte fra autori e produttori che propone tutta la filiera produttiva del settore audiovisivo: dalla scrittura o adattamento per il cinema di un romanzo (con il rispettivo mercato dei diritti d’autore relativi alle opere letterarie) ai lavori di finanziamento (Venice Gap-Funancing Market) e ai lavori di montaggio del film girato (Final Cut in Venice). E non finisce qui. Gli step successivi sono la vendita e la distribuzione (Market Screenings) e lo streaming (Meet the Streamers).
Da quattrocento partecipanti l’anno iniziale a tremila nel 2025. Questo è il Venice Production Bridge a giorno d’oggi. I numeri sarebbero potuti crescere di più se al Lido ci fosse più spazio per contenere tutti coloro che desiderano partecipare agli eventi del Bridge. Per la mancanza di spazi,Pascal Diot invita agli incontri solo i dirigenti, facendo a meno dei loro assistenti e vice. Nessuna megalomania, quindi. C’è solo chi deve prendere le decisioni. Non conta la dimensione dell’evento, conta la qualità.
Ma la crescita c’è, comunque. Quest’anno, anziché, cinque giorni, il Venice Production Bridge ne dura sei, dal 28 agosto al 3 settembre incluso. La proroga è per consentire una maggiore affluenza.
Nel 2025 il Venice Production Bridge è focalizzato su tre paesi con cui si auspicano e si lanciano co-produzioni: con il Regno Unito, il Marocco e il Cile. Ciò diventa possibile grazie al sostegno del British Film Institute, Centre Cinématographique Marocain e il Ministero della cultura del Cile.
Pascal Diot vorrebbe sviluppare un mercato immersivo, è il suo obiettivo dei prossimi anni. Pensa anche a un nuovo programma per le film commissions che permetterebbe ai produttori di incontrarle tutte nello stesso luogo per parlare di locations, servizi ed incentivi che esse possono offrire.
Olga Matsyna


















