23 ottobre 2025 – Al Festival del Cinema di Roma arriva Roberto Rossellini – Più di una vita, documentario diretto da Ilaria De Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti. Un’opera che non si limita a raccontare la parabola artistica del padre del Neorealismo, ma tenta l’impresa più complessa: restituire l’uomo dietro il mito, con le sue contraddizioni, le sue fughe e il suo infinito bisogno di conoscenza.
Un viaggio nell’archivio dell’anima
Il film, una coproduzione Italia-Lettonia (2025, 87’), è costruito interamente su materiali d’archivio, molti dei quali inediti e provenienti da archivi internazionali. Non si tratta di una celebrazione museale: gli autori scelgono di smontare i cliché che negli anni hanno cristallizzato l’immagine di Rossellini, liberandolo dalle etichette del genio austero o del padre severo del cinema moderno.
Attraverso interviste televisive, dibattiti radiofonici, conferenze e lettere personali, prende corpo il ritratto di un artista inquieto, ribelle, irriverente, spesso in anticipo sui tempi. Un uomo che non ha mai cercato di piacere, ma di capire.
Il doppio binario narrativo.
La struttura del documentario si sviluppa su due direttrici:
La memoria pubblica: i filmati d’epoca ricostruiscono il ruolo di Rossellini nella storia del cinema, dalla stagione neorealista al pionieristico impegno nella televisione educativa.
La voce interiore: un controcanto emotivo e privato emerge dai testi autobiografici e dalle lettere originali. Le parole del regista sono interpretate da Sergio Castellitto, mentre Kasia Smutniak dà voce a Ingrid Bergman. Parlano anche i figli Isabella e Renzo Rossellini, François Truffaut, Tinto Brass, Vinicio Marchioni (nel ruolo di Aldo Tonti) e molti altri.
Un uomo oltre il cinema
Il film si apre con un episodio emblematico: a cinquant’anni, criticato e stanco delle gabbie del cinema, Rossellini lascia tutto e parte per l’India con 100 chili di spaghetti nel bagaglio. Inizia una nuova fase della sua vita, dominata dalla sete di conoscenza e dalla sfida pedagogica. È qui che nasce il Rossellini più radicale: quello che rifiuta il mito per dedicarsi all’essenziale, alla verità dell’essere umano.
Un ritratto inedito, emozionante
Roberto Rossellini – Più di una vita è un’opera che sorprende per il suo linguaggio narrativo e visivo. Non racconta solo una carriera, ma l’evoluzione di un pensiero, la complessità di una personalità inafferrabile, spesso in fuga da se stessa. È un film che avvicina allo spirito irrequieto di Rossellini e ci ricorda che un artista non è mai solo la sua opera: è la somma delle sue scelte, delle sue rinunce e della sua inesauribile ricerca di libertà.
Anna Rita Santoro e Ubaldo Santoro



















