Si è svolta con grande partecipazione la Convention Nazionale della Pedagogia Familiare, organizzata dall’INPEF (Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare), presieduto dalla Prof.ssa Vincenza Palmieri, fondatrice della pedagogia familiare in Italia.
L’evento ha rappresentato un momento di confronto tra studiosi, professionisti del settore, rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’informazione, tutti uniti dalla consapevolezza dell’urgenza di un cambiamento profondo nei modelli educativi e di sostegno alle famiglie.
Nel suo intervento, la Professoressa Vincenza Palmieri ha ribadito la centralità della pedagogia familiare come disciplina autonoma, fondata su una visione integrata dell’essere umano e delle relazioni familiari, capace di rispondere con efficacia e umanità alle sfide educative di oggi. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di formare professionisti competenti, preparati ad affrontare contesti complessi con strumenti innovativi e una visione realmente centrata sulla persona.
Ha evidenziato l importanza per i pedagogisti familiari di mantenere la propria identità ed integrità come figura professionale perché “unici specialisti della famiglia” (cit.)
Di rilievo altresì l’intervento dell’Avvocato Emanuela Fancelli, Direttore di Radio Centro Musica Uno e docente nei corsi promossi dall’INPEF, che ha partecipato in più occasioni come relatrice agli incontri dell’Istituto. Il suo intervento ha rappresentato un forte richiamo al valore imprescindibile della pedagogia familiare, soprattutto alla luce del crescente disagio vissuto da molte famiglie:
“La pedagogia familiare non è più un’opzione: è una necessità. Di fronte alle problematiche che le famiglie sono oggi chiamate a vivere — segnate non solo da una povertà economica, ma anche e soprattutto da una povertà relazionale, da crisi sistemiche, da fratture socioeconomiche, da solitudini educative e smarrimento dei ruoli — la pedagogia familiare rappresenta l’unica risposta realmente in grado di offrire un approccio multidimensionale, competente, professionale e, soprattutto, umano ai bisogni concreti delle persone.”
Numerosi altri interventi hanno arricchito la giornata: tra questi quello del giornalista Rai dott. Rotondo, che ha evidenziato il ruolo cruciale dell’informazione nella diffusione delle buone pratiche educative, sollecitando riflessioni nel pubblico presente in sala, e quello dell’esponente del Secondo Municipio, dott. Gisci
che ha richiamato l’impegno delle istituzioni locali a fianco delle famiglie e degli educatori.
Di grande interesse l’intervento del presidente dell’ANPEF, dott. Bonici che ha evidenziato l’importanza della convention come momento di stimolante confronto e di condivisione delle esperienze di sostegno alle famiglie perché proprio queste sono al centro della società, nonché dell’avvocato Morcavallo che ha illustrato le peculiarità della figura del pedagogista familiare e la sua unicità rispetto ad altre professioni e l’importanza di salvaguardare tale figura professionale.
La convention ha confermato il ruolo dell’INPEF come punto di riferimento nazionale per la formazione e la promozione della pedagogia familiare, una disciplina viva, concreta e sempre più riconosciuta come strumento essenziale per costruire una società capace di sostenere davvero le sue fondamenta: le persone e le relazioni.





