Il ritrovamento e le prime indagini
La scoperta del cadavere mutilato, avvenuta il 6 aprile, ha sollevato interrogativi sulle cause della tragedia. Il corpo di Coatti è stato ritrovato smembrato, con le autorità colombiane che hanno confermato l’identità dell’uomo grazie a un braccialetto trovato nel suo ostello, dove soggiornava prima della sua scomparsa. Il biologo aveva deciso di lasciare la Royal Society of Biology a fine 2024 per intraprendere un viaggio di volontariato in Ecuador, prima di arrivare in Colombia ed esplorare la biodiversità della zona.
La testimonianza dell’ostello e le dichiarazioni delle autorità
Un dipendente dell’ostello dove Coatti alloggiava ha segnalato la sua scomparsa il 4 aprile, dopo che il ricercatore gli aveva chiesto informazioni su un percorso per raggiungere Minca, una località montuosa della giungla. Il colonnello Jaime Ríos Puerto, capo della polizia di Santa Marta, ha sottolineato che Coatti non aveva precedenti penali e che, secondo le prime indagini, non erano emersi legami sospetti: “Era un turista, uno scienziato senza legami pericolosi” ha dichiarato il colonnello.
La risposta delle autorità locali
Il sindaco di Santa Marta, Carlos Pinedo Cuello, ha rapidamente reagito all’accaduto, esprimendo una ferma condanna per l’omicidio e promettendo giustizia. “Abbiamo offerto una ricompensa di 50 milioni di pesos colombiani per chiunque possa fornire informazioni utili all’identificazione e alla cattura dei responsabili”, ha dichiarato il sindaco. Inoltre, ha precisato che il crimine non sarebbe rimasto impunito: “A Santa Marta, la criminalità non ha posto”. Le indagini sono proseguite sotto stretto monitoraggio, con le autorità locali determinate a scoprire la verità dietro al bruta assassinio del biologo.
Un tragico mistero da risolvere
Le circostanze che hanno portato alla morte di Alessandro Coatti sono, seppur agli albori della vicenda, oscure e indefinite. Nonostante le indagini siano ancora in corso, il caso ha attirato l’attenzione internazionale, soprattutto per l’apparente assenza di motivazioni legate ad attività criminali precedenti. La ricompensa offerta dalle autorità di Santa Marta riflette la gravità della situazione e la comunità spera che presto emergano dettagli che possano fare luce su quanto accaduto.