Direi.it/ “Si tratta di una fake news. Non ci risulta che sia il corpo di Paolo“. Così all’agenzia Dire Francesca Dall’Oglio smentisce le voci che circolano sul presunto ritrovamento delle spoglie del fratello padre Paolo Dall’Oglio, il sacerdote gesuita missionario in Siria, rapito a Raqqa il 29 luglio del 2013 e da allora scomparso.
Ad anticipare la notizia, fonti di stampa araba che già a partire da domenica riferivano del ritrovamento di una fossa comune nel cimitero di Furusiyya, a Raqqa, nel nord-est controllato dalle forze curde. Una squadra di funzionari specializzati di Qamishlo si sarebbe già recata sul posto per le identificazioni. Ma il vescovo di quest’ultima città ha a sua volta smentito la notizia. A far presumere che si tratti del missionario, il fatto che una delle salme indossi abiti religiosi. Secondo Francesca Dall’Oglio, però, quel giorno il fratello “indossava abiti civili”.Ma a far scartare l’ipotesi, per la donna c’è soprattutto il fatto che “alla luce delle informazioni raccolte in questi anni, sapevamo che dietro al sequestro ci fosse la strategia del regime di Damasco”.