Ansa/Preferisco non commentare ma il cardinale ha espresso l’opinione della Santa Sede”.
Così Papa Leone, uscendo dalla sede vaticana di Castel Gandolfo, sull’attacco dell’ambasciata israeliana presso la Santa Sede alle parole del segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, sul conflitto in Medio Oriente. Parolin ha auspicato che il piano di pace di Trump coinvolga i palestinesi e chiesto subito il rilascio degli ostaggi.
“La recente intervista al Cardinale Parolin, sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo. Si concentra sulla critica a Israele, trascurando il continuo rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi o di porre fine alla violenza. Ciò che più preoccupa è l’uso problematico dell’equivalenza morale laddove non è pertinente”, aveva affermato l’ambasciata d’Israele presso la Santa Sede dopo l’intervista di Parolin.
Sempre uscendo da Castel Gandolfo il Papa ha anche sottolineato che “l’esistenza, non so se sono in aumento, degli atti di antisemitismo, è veramente preoccupante”. “Bisogna annunciare la pace, il rispetto della dignità di tutte le persone”, ha aggiunto il Papa.
Leone XIV ha poi spiegato che, per il primo viaggio, ha scelto la Turchia “per i 1700 anni del Concilio di Nicea” e “in Libano per la possibilità di annunciare di nuovo il messaggio di pace in Medio Oriente in un Paese che ha sofferto tanto”, “cercheremo di portare questo messaggio di pace e di speranza”.
















