A seguito del successo ottenuto con la “rottamazione quater”, si sta valutando una nuova definizione agevolata denominata “rottamazione quinquies, la quale si distingue dalle pregresse per le seguenti novità:
• Inclusione dei debiti affidati alla riscossione fino al 31 dicembre 2023.
• Possibilità di dilazionare i pagamenti fino a 120 rate mensili, ovvero 10 anni, con la possibilità di omettere fino a 8 rate senza decadere dal beneficio.
• A differenza di alcune precedenti misure, non sarebbe richiesto il versamento di un acconto iniziale.
• Il contribuente perderebbe il diritto alla rateizzazione solo dopo il mancato pagamento di otto rate, anche non consecutive. Questa nuove rottamazione includerebbe i debiti risultanti da cartelle esattoriali notificate fino al 31 dicembre 2023, comprese le sanzioni per violazioni del Codice della strada, bolli auto, IRPEF, IVA, imposta di registro e altri tributi locali. Resterebbero esclusi i tributi locali non affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, gli aiuti di Stato da recuperare, le condanne della Corte dei Conti e le sanzioni penali pecuniarie.
Anche se non è stata ancora ufficializzata l’approvazione, si ipotizza che la misura possa essere inserita nella legge di bilancio 2026.
La “rottamazione quinquies” rappresenterebbe un ulteriore tentativo del governo di agevolare i contribuenti in difficoltà e di recuperare somme dovute al Fisco. Tuttavia, restano da valutare gli effetti di lungo periodo di queste misure straordinarie sulla disciplina fiscale e sulla percezione dell’equità tra i contribuenti.