
A partire dal 1 gennaio 2026 entrerà nella sua più assoluta pienezza l’annullamento di tutte le cartelle esattoriali che vengono identificate inesigibili. Tale misura viene applicata in modo permanente a tutte quelle cartelle esattoriali che vengono affidate al settore riscossione a partire da Gennaio 2025.
L’obiettivo di questa novità è chiaramente duplice è da un lato alleggerire il cosiddetto “magazzino fiscale”, e dall’altro restituire agli enti creditori – Comuni, INPS, Regioni o Agenzia delle Entrate – la facoltà di decidere se mantenere in vita il debito o procedere alla cancellazione delle cartelle esattoriali.
Il discarico può avvenire in due forme:
- automatico, dopo cinque anni di tentativi di riscossione senza esito;
- anticipato, se l’AdER accerta che il debitore è fallito, non dispone di beni aggredibili da parte dell’ente riscossore, mancano nuovi beni rispetto a quelli già individuati, che non abbiano consentito il recupero delle somme.
Questo nuovo sistema osserva una importante estensione di debiti come ad esempio:
IRPEF, IVA e IRES, contributi previdenziali, multe stradali, tributi locali.
L’AdER comunicherà agli enti creditori l’avvenuto discarico, garantendo tracciabilità e trasparenza del processo.
Tale discarico non equivale a un condono delle cartelle esattoriali e, allo stesso tempo, non va confuso con la prescrizione delle cartelle esattoriali: si tratta precisamente di una procedura contabile e amministrativa che mira a rendere più realistici i bilanci pubblici e a concentrare le risorse sul recupero dei crediti effettivamente esigibili.
Attraverso questa nuova legge di bilancio verrà introdotta la tanto attesa rottamazione quinques.
Si tratta di un importante intervento straordinario che ha chiaramente l’obiettivo di poter offrire ai contribuenti una possibilità al contribuente di chiudere in modo agevolato una serie di debiti andando solo a pagare il capitale originale andando cosi ad ottenere l’azzeramento dell’agio di riscossione, degli interessi e delle relative sanzioni.
Sembrerebbe che sia prevista la possibilità di un piano di dilazione pari a 120 rate mensili con la possibilità di saltare ben otto rate con consecutive senza uscire fuori dal godimento di tale beneficio.
Per i debiti di importo superiore ai 50.000 euro potrebbe essere previsto un anticipo obbligatorio del 5%, per garantire la serietà dell’adesione.
Tale misura avrà una platea più selettiva rispetto al passato: saranno esclusi i contribuenti che hanno già usufruito di precedenti rottamazioni senza portarle a termine, così come i soggetti con debiti derivanti da sanzioni penali o da aiuti di Stato illegittimi.
Per ulteriori informazioni o assistenza in merito potete rivolgervi allo STUDIO MARITATO
Viale Castrense n 31 Tel.0645421734
Studio.maritato@gmail.com

















