Palazzo Corner della Ca’ Granda prestigioso Palazzo su progetto del Sansovino, situato nel sestiere di San Marco al civico 2662 e affacciato sul Canal Grande, oggi sede della Città Metropolitana di Venezia, ha ospitato lo scorso 3 e 4 ottobre al sesto piano presso la Sala Navissera, i lavori della prima edizione di “F3D – The First Three Days – The First Extract – Resilienza urbana in tempi di crisi”, un’iniziativa internazionale ed etremamente attuale, dedicata al ruolo cruciale che cittadini e tecnologie rivestono nelle prime 72 ore successive a una grande crisi, sia essa di origine naturale, sanitaria, tecnologica, o dovuta a minacce ibride.
L’iniziativa è stata promossa e organizzata da Feel insieme al progetto europeo Extract, sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con il patrocinio di Parliamentary Assembly of the Mediterranean, oltre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, la Regione del Veneto, la Città Metropolitana di Venezia, e col supporto di importanti partners come UNMS – Unione Nazionale Mutilati per Servizio, Venice Sustainability Foundation, e Confapi Veneto. Numerosi i relatori e i partecipanti all’evento secondo un format in apertura di numerosi esperti, funzionari, ricercatori ed operatori locali, nazionali ed internazionali provenienti da istituzioni nazionali ed europee, agenzie di protezione civile, governi locali, innovatori tecnologici, università, ONG e organizzazioni civiche, con l’obiettivo di co-progettare insieme ai cittadini soluzioni concrete per rafforzare la resilienza delle nostre città e la loro capacità di gestire le fasi iniziali delle situazioni critiche. Tra i vari nominativi, solo per menzionarne alcuni: Marcello Coppa – Co-Founder e CEO di Feel, Enrico Gagagnoin – Consigliere Sicurezza Partecipata della Città Metropolitana di Venezia; Simone De Battisti – Co founder Feel: Carlo Metelli – Comandante VVF Venezia; Silvia Oliva _ Coordinatrice Attività progettuali Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità; Marco Emanuele – Senior Researcher Parliamentary Assembly of the Mediterranean -Centre for Global Studies; Alexia Boro – Direttrice Procuratie – La Casa di The Human; Igor Linkov – US Army Corps of Engineers; Emanuele Bellini – Professore associato dell’Università Roma Tre; Eduardo Quinones – Established Researcher at the Barcelona Supercomputing Center ; Esteban Leon – UN-Habitat – Head of City resilience Global Programme; Dr- Busrhra Al Blooshi – Dubai Electronic security center: Davide M.Ferrario – Fondatore CMCC Foundation@Università Ca’ Foscari.
Durante il suo intervento Enrico Gavagnin ha puntualizzato come: «Catastrofi, come terremoti, incendi, inondazioni o atti di terrorismo, rappresentano una seria preoccupazione per i servizi di emergenza. L’uso della tecnologia avanzata è sempre più cruciale per trasformare grandi quantità di dati urbani in informazioni utili per la gestione delle crisi. Venezia è un caso emblematico per via della sua complessa geografia: una città formata da 118 isole collegate da oltre 400 ponti, frequentata da milioni di turisti. La conformazione urbana rende difficili le tradizionali strategie di evacuazione. …[…].. “Per affrontare queste sfide, è essenziale adottare soluzioni innovative che utilizzino dati in tempo reale provenienti da diverse fonti: infrastrutture urbane, il comportamento dei cittadini in tempo reale, sensori internet IoT, le informazioni dai telefoni cellulari, informazioni geografiche provenienti dai satelliti Galileo e Copernicus. L’integrazione di queste tecnologie consente di sviluppare sistemi avanzati per la gestione delle emergenze e la protezione di residenti e turisti..[..] Il Personalized evacuation route (PER) di Venezia: questo caso d’uso mira a fornire un approccio personalizzato alla gestione delle emergenze. L’approccio data-driven potrà rafforzare la capacità degli organi amministrativi di gestire scenari di crisi in modo efficace, garantendo la sicurezza dei cittadini. Aiuterà i primi soccorritori a coordinare in modo più preciso ed efficiente le vie di fuga, le evacuazioni e i messaggi di avvertimento». Marcello Coppa ha invece precisato come : “La resilienza è la capacità del sistema territoriale (comunità, ambiente naturale, infrastrutture, economia locale, istituzioni) di assorbire, adattarsi e riprendersi da shock esterni come calamità naturali ed eventi ad alto impatto, mantenendo le proprie funzioni essenziali e addirittura trasformandosi in modo positivo. Ciò che accade nelle prime 72 ore dopo una catastrofe, dipende anche dal capitale sociale e umano del territorio. Per questo, abbiamo fortemente voluto coinvolgere giovani, cittadini ed esperti nel laboratorio della “civic hackathon”, per iniziare a sedimentare consapevolezza e un metodo progettuale per gestire la situazione quando le cose non vanno come si vorrebbe”.
Il lavori sino sono svolti secondo un format ben preciso : in apertura un panel di esperti ha evidenziato il contesto generale con le sue criticità e definito i perimetri delle sfide e delle risorse disponibili, quindi è seguito un Civic Hackathon i cui i giovani protagonisti provenienti dalle scuole superiori, sono stati chiamati a trovare diverse soluzioni digitali e organizzative. “L’IIS Andrea Gritti di Venezia ha subito accolto la sfida lanciata dagli organizzatori, come spiegato dalla prof.ssa Daniela La Mattina – Dirigente scolastica: «Il Civic Hackaton permette a studenti altamente formati e selezionati delle classi quarte e quinte dei tre indirizzi dell’istituto – turistico, relazioni internazionali e marketing, amministrazione e finanza – di affrontare i problemi legati alla resilienza urbana della loro città, Venezia, e di approcciarli attraverso innovative metodologie di studio e lavoro quali il critical thinking, il pensiero sistemico, il cooperative learning e lo scaffolding. Ben 50 studenti divisi in gruppi di lavoro e altri, scelti e selezionati tra i migliori dell’istituto, si sono occupati anche dell’accoglienza degli ospiti durante l’evento a Ca’ Corner a Venezia. Un evento cittadino che proietta Venezia e l’istituto verso nuovi orizzonti formativi e professionali». Le proposte degli studenti, esposte in lingua inglese, sono state votate e premiate all’interno del Summit internazionale nel pomeriggio. Il gruppo vincente è stato il quarto, che si è occupato di cybersecurity e infrastrutture strategiche, il cui lavoro è stato ritenuto quello più preciso e accurato dal punto di vista tecnico. Come dichiarato dalla prof.ssa Daniela La Mattina – Dirigente Scolastica dell’IIS Andrea Gritti di Venezia, e dalla prof.ssa Cristina Pappalardo – Referente del progetto e figura strumentale Ptof.: «Il gruppo dei vincitori, così come tutti gli studenti partecipanti, ritengono questo progetto di alto profilo come molto significativo perché hanno affinato le loro competenze e dimostrato le loro soft skills. Alle competenze linguistiche e digitali messe in campo per la risoluzione di problematiche legate alla resilienza urbana, hanno saputo mettersi in gioco in quanto gruppo e dunque hanno messo alla prova anche le loro competenze emotive. Il gruppo/ ambito 4 ha vinto perché ha realizzato un prodotto multimediale sulla cybersicurezza ad ampio spettro con particolare attenzione alle possibili risoluzioni da applicare alla città metropolitana di Venezia e al Veneto».
di Daniela Paties Montagner
immagine in evidenza: Un momento dei lavori della prima edizione di “F3D – The First Three Days – The First Extract – Resilienza urbana in tempi di crisi” a Palazzo Corner della Ca’ Granda presso la Sala Navissera, foto di Daniela Paties Montagner


















