di Giuseppe Rigotti
Si potrebbe fare sul serio? Finora da nessun osservatore
-extra partes- abbiamo sentito un secco: Attenti al baule!
In effetti una volta presi i danari come andranno impiegati nel concreto è pura “mistificazione”. Si tratta di una spesa immane su cui posizionare le fondamenta in termini di veduta e crescita affinché ci sia permesso correggere il motore dell’ economia: le premesse ci sono tutte, il premier dovrà mostrare petto responsabile contro gli interessi degli ‘appollaiati alla camera’ i quali pretendono di sperperare -a pioggia- pur di conquistare l’ ingiustificat
I primi 25 miliardi arriveranno a luglio e di intralcio si appalesa una macchina statale affaticata per resistenze burocratiche. Di questo passo lento, anzi lentissimo, si rischia di accelerare approdando in nefaste scorciatoie in cui
uno ascolta il politichese ed è legittimato a chiedersi se si tratta di un temporaneo frastuono o del difetto intrinseco alla campana; dopotutto viaggiare insieme si può se pensiamo che i chilometri percorsi aiuteranno a collaudare i principali ponti per gli investimenti. Sta a noi abbozzare le personalità più rassicuranti.
Allora scegliere o sciogliere le riforme di questo si tratta, mettere a vaglio le istanze irrinunciabili facendo passare acqua sotto ai giusti ponti (perché) anche per guardare l’ alba tramontare occorrono ‘occhi lucidi’.
Così ci giocheremo anche il bello e cattivo tempo del paese, la bocca larga dei rappresentanti in esame con la buona riuscita dell’ intero sistema paese: (azionate pure questo maledetto telecomando e cominciamo).
Redazione