Siamo incollati a quel maledetto schermo, l’aria è satura e irrespirabile, il caldo ci attanaglia. Di giorno siamo in viaggio per le città, alla ricerca di un rilancio post-pandemico, la vita ci impone di riconquistare i nostri spazi e sogni quotidiani. La gazzella non può più permettersi la resa sul leone. Non perdona più la legge della foresta, o sopravviviamo a questo presente o andremo incontro ad un futuro complicato. E undici atleti scandiscono il ritmo di queste serate, ci rendono orgogliosi della nostra nazione, e aumentano la sensazione di vivere un nuovo domani (ottimista ndr). Basta una pizza e una birra, l’italiana euforia è servita. Concentriamoci su Wembley, sarà come per gli antichi romani, uscire indenni dalle grinfie dei leoni al Colosseo. In uno stadio ostile, ci salverà solamente un pubblico non numeroso, di questi tempi decisamente per la regola pandemica. Ma, chi scrive, ha anche una piccola critica da mostrare a quel carrozzone dell’UEFA, Roma era una cornice suggestiva e più adatta a dover chiudere lo strano scenario, chiacchierato, che aleggia con il Covid-19 su Londra. Purtroppo a chi tanto e a chi nulla, certi temi non sono più forti dei grandi interessi calcistici. I sogni sono tricolori.
Forza Italia!