Premessa
L’Italia, così com’è oggi, è un’illusione geografica. Politicamente e culturalmente è già fratturata. Il Nord guarda all’Europa centrale, alla finanza mitteleuropea, alle logiche dell’austerità. Il Sud, invece, ha un’anima mediterranea, aperta allo scambio, al mondo arabo, africano, iberico. A questa realtà serve dare un corpo politico, economico e strategico.
La Frattura è già in atto
Non invochiamo la divisione: constatiamo un dato di fatto. L’Italia è divisa, nei valori, nelle priorità, negli interessi. La pandemia non ha fatto che accelerare una guerra civile latente, iniziata decenni fa con il progressivo abbandono delle regioni meridionali da parte dello Stato. L’unità è un feticcio, utile solo a chi vive del centralismo romano o dell’euroburocrazia di Bruxelles.
Il Progetto: una Nuova Nazione nel Mediterraneo
Proponiamo la nascita di un nuovo soggetto politico, culturale ed economico: una Confederazione Mediterranea, che includa il Sud Italia, il Sud della penisola iberica, la Grecia meridionale, il Portogallo e alcuni Paesi del Nord Africa. Un’alleanza paritaria, fondata sugli scambi, sulla prossimità geografica e sulle comuni radici storiche. Questo nuovo polo può diventare il cuore pulsante del Mediterraneo.
Portualizzazione: la chiave strategica
La via è una sola: potenziare i porti, le infrastrutture logistiche, gli scambi marittimi interni al Mediterraneo. Dobbiamo ridurre la dipendenza dalle rotte commerciali che arrivano da Est (Cina, Asia), troppo influenzate da interessi oligarchici e dinamiche inflazionistiche esterne. La portualizzazione crea indipendenza, crea ricchezza, crea centralità.
Embargo economico alla MittelEuropa
L’aumento degli scambi mediterranei e la costruzione di una rete portuale efficiente genereranno un effetto di embargo di fatto contro le economie del Nord Europa. Non più dipendenza da Berlino, Bruxelles o Pechino. Ma un asse autonomo, sostenuto da nuove alleanze internazionali.
Alleanze Naturali: USA e Commonwealth
Questo progetto sarà fortemente sostenuto da potenze storicamente interessate alla libertà dei popoli e alla sicurezza del Mediterraneo: Stati Uniti e Regno Unito. Non si tratta di sudditanza, ma di cooperazione strategica. La Confederazione Mediterranea sarà un alleato naturale, non un vassallo. Chi rifiuta questa alleanza, si autoesclude da una scelta di civiltà.
Non è secessione: è liberazione
Non chiediamo una secessione: chiediamo un riconoscimento della realtà. La frattura esiste già. Ora dobbiamo solo darle una forma organizzata, efficiente e proiettata verso il futuro. Dobbiamo creare una nazione nella nazione, con istituzioni proprie, una politica economica autonoma, e una visione chiara e condivisa.
Il tempo della sopportazione è finito. Il tempo dell’attesa è finito. È ora di agire.
Il futuro non si attende: si costruisce.
Chi vuole restare schiavo, resti pure. Noi scegliamo la libertà. La libertà mediterranea.
Siamo italici e mediterranei !
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