L’Unione Europea ha adottato finora diciotto pacchetti di sanzioni contro la Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina, colpendo settori economici, personalità politiche, militari e industriali russe con misure mirate, congelamento di beni, restrizioni commerciali e finanziarie, nonché il divieto di propaganda russa nei media europei. Tuttavia, a fronte di questa determinazione nel sanzionare Mosca per la violazione della sovranità ucraina, l’Unione non ha adottato alcuna sanzione nei confronti di Israele, nonostante l’occupazione delle alture del Golan in Siria e della fattoria di Shebaa in Libano, territori riconosciuti a livello internazionale come non appartenenti a Israele. Queste aree sono state occupate militarmente e continuano a essere amministrate in violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU, ma nonostante ciò l’UE mantiene relazioni diplomatiche, commerciali e militari con Israele senza imporre alcuna misura restrittiva. Questa disparità di trattamento mette a nudo la debolezza politica e morale dell’Unione Europea, incapace di applicare i propri principi in modo coerente quando si tratta di attori strategici o alleati dell’Occidente. L’UE si mostra forte con chi è lontano e isolato, ma remissiva e silenziosa con chi gode dell’appoggio delle grandi potenze, rivelando così una dipendenza diplomatica e una subalternità geopolitica che ne minano l’autonomia. L’assenza di sanzioni verso Israele, malgrado evidenti violazioni documentate e persistenti, espone l’Europa al rischio di perdere credibilità nel suo ruolo di promotrice del diritto internazionale e alimenta accuse di ipocrisia da parte di numerosi osservatori, Stati mediorientali e cittadini europei che chiedono un approccio uniforme e non selettivo nella difesa dei diritti dei popoli e delle norme condivise. In un mondo sempre più multipolare, l’inerzia europea di fronte alle ingiustizie commesse da alleati strategici non solo danneggia la sua immagine, ma compromette anche la possibilità di essere considerata un attore globale imparziale, coerente e rispettato.