ROMA – Una tregua unilaterale di Pasqua. Secondo Ria Novosti, è quanto ha annunciato Vladimir Putin durante un incontro con il capo di stato maggiore delle forze armate Valery Gerasimov. Lo stop inizierà da oggi alle 18 (17 ora italiana) e terminerà alla mezzanotte di domenica (le 23 in Italia). “Ordino la cessazione di tutte le azioni militari per questo periodo”, ha dichiarato il presidente russo. Stando a quanto dichiarato da Putin, la reazione di Kiev alla tregua annunciata dalla Russia mostrerà quanto effettivamente l’Ucraina desidera risolvere il conflitto in maniera pacifica. Mosca inoltre, ha detto il presidente russo, è pronta ad accordi di pace e “accoglie con favore le aspirazioni di Washington di porre fine al conflitto”.
L’ULTIMATUM DI TRUMP
Intanto i tempi per un accordo di pace duraturo si fanno più stretti. Gli Stati Uniti oggi hanno fatto sapere che sono pronti a “rinunciare” alla mediazione tra Russia e Ucraina, a meno che non si giunga a un’intesa “molto presto”.
KIEV: PAROLE DI PUTIN NON AFFIDABILI, CONTANO SOLO I FATTI
“La posizione dell’Ucraina resta chiara e coerente: l’11 marzo a Gedda abbiamo accettato incondizionatamente la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco provvisorio completo per 30 giorni. La Russia ha rifiutato, e il rifiuto russo agli Stati Uniti dura già da 39 giorni. Invece, il regime di Mosca ha imposto diverse condizioni e ha intensificato il terrore contro l’Ucraina, i civili e le infrastrutture civili in tutto il Paese”. Così sul proprio profilo twitter, il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, commenta l’annuncio di Putin sulla tregua di Pasqua. E proprio in riferimento al presidente russo, Sybiha spiega che “ora ha rilasciato dichiarazioni sulla sua presunta disponibilità a un cessate il fuoco. 30 ore invece di 30 giorni. Purtroppo, abbiamo una lunga storia di dichiarazioni non corrispondenti ai fatti. Sappiamo che non ci si può fidare delle sue parole e prenderemo in considerazione i fatti, non le parole”. Il ministro, inoltre, ha spiegato che: “La Russia può accettare in qualsiasi momento la proposta di un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni, sul tavolo da marzo. Vogliamo che le forze russe cessino effettivamente il fuoco in tutte le direzioni. Esortiamo inoltre tutti i nostri partner e la comunità internazionale a essere vigili. Solo i fatti, non le parole, rivelano la verità: questa guerra è iniziata e continua solo a causa della Russia”.
LO SCAMBIO DI PRIGIONIERI TRA RUSSIA E UCRAINA
Nel giorno in cui è entrata in vigore la tregua di Pasqua, Mosca e Kiev hanno effettuato uno scambio di prigionieri, 246 militari per parte.
“La nostra gente è tornata a casa: una delle notizie più belle che si possano ricevere. Altri 277 combattenti sono tornati a casa dalla prigionia russa. I soldati delle Forze Armate dell’Ucraina, della Guardia Nazionale Ucraina, del Servizio di Trasporto Speciale dello Stato e delle guardie di frontiera hanno difeso Mariupol e altre direzioni nelle regioni di Donetsk, Kherson, Zaporizhia e Luhansk. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile il ritorno del nostro popolo”. Così il preseidente ucraino Zelensky, su X. “Sono particolarmente grato agli Emirati Arabi Uniti per la loro mediazione. In totale, dall’inizio della guerra su vasta scala, 4.552 persone, tra soldati e civili, sono state riportate a casa dalla prigionia russa. Ricordiamo tutti coloro che sono ancora in cattività. Stiamo cercando tutti coloro che potrebbero essere lì. Dobbiamo riportarli tutti a casa”.
