Adnkronos/Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato oggi, venerdì 4 luglio, con il presidente americano Donald Trump della difesa aerea dei cieli ucraini. “Abbiamo concordato di lavorare insieme per rafforzare la protezione dei nostri cieli” ha detto Zelensky, aggiungendo che si è trattata di “una conversazione molto proficua”.
Nella telefonata, nel giorno dell’Indipendenza Usa, Zelensky ha rimarcato la necessità di raggiungere “un accordo di pace nobile”. “Oggi abbiamo discusso della situazione attuale, inclusi gli attacchi aerei russi e gli sviluppi sul fronte. Il presidente Trump è molto ben informato e lo ringrazio per la sua attenzione all’Ucraina”, ha affermato Zelensky in un post su X, precisando di aver avuto con Trump “una conversazione approfondita sulle capacità dell’industria della difesa e sulla produzione congiunta”. “Siamo pronti per progetti diretti con gli Stati Uniti e crediamo che questo sia di fondamentale importanza per la sicurezza, soprattutto quando si tratta di droni e tecnologie correlate”, ha aggiunto il leader ucraino.
Massiccio attacco russo
Subito dopo i contatti sull’asse Washington-Mosca, nella notte Kiev e altre zone dell’Ucraina sono finite nel mirino di un massiccio attacco con droni e missili. Il bilancio è di almeno un morto e 26 feriti nella capitale ucraina, tra cui un bambino, riferisce il Servizio di emergenza ucraino spiegando di aver estratto un corpo senza vita dalle macerie di un palazzo colpito nella zona occidentale della capitale. Gli attacchi hanno interessato diverse zone della città, compresi i distretti di Solomianskyi, Sviatoshynskyi e Shevchenkivskyi.
Nuovo scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia
Ucraina e Russia hanno condotto oggi un nuovo scambio di prigionieri, nel rispetto dell’accordo tra i negoziatori raggiunto a Istanbul, ha reso noto il ministero della Difesa russo e lo ha confermato su ‘X’ Zelensky, condividendo foto e video dei prigionieri ucraini liberati affermando che ”la maggior parte di loro erano detenuti dalla Russia dal 2022”. Si tratta, ha spiegato Zelensky, di uomini che ”hanno combattuto per l’Ucraina in diverse regioni – Donetsk, Mariupol, Luhansk, Kharkiv e Kherson”.