Negli ultimi mesi è stato annunciato un piano di ristrutturazione societaria che dovrebbe portare TikTok U.S. sotto il controllo di investitori statunitensi. Tuttavia, nonostante questa mossa abbia l’obiettivo dichiarato di ridurre i rischi legati alla sorveglianza e alle ingerenze estere, emergono elementi che suggeriscono come ByteDance, la casa madre cinese, continuerà a mantenere un ruolo economico rilevante — fino al 50% dei profitti derivanti dall’attività statunitense.
Le basi legali: la legge “dividi o banna”
Il contesto legislativo statunitense è determinante per comprendere l’accordo:
Nel 2024 è stata approvata la legge Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act (PAFACA), che impone la cessione delle attività USA di social app ritenute controllate da “avversari stranieri”, come TikTok/ByteDance, pena il divieto operativo sul territorio statunitense.
ByteDance ha contestato la legge in tribunale, sostenendo che violasse il Primo Emendamento (libertà di espressione), ma la Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato la costituzionalità della norma nel gennaio 2025.
Per ottemperare alla legge, ByteDance ha dovuto predisporre una “divestiture qualificata”: ossia separare le attività americane in modo da non essere più controllate direttamente dal governo cinese.
Questa legge è il punto di svolta: senza un accordo di cessione, TikTok rischiava l’espulsione dal mercato USA.
Il nuovo assetto societario: controllo e profitti
Secondo le fonti finora disponibili:
Il nuovo consorzio che prenderà in carico TikTok U.S. sarà composto da investitori come Oracle, Silver Lake e altri fondi americani.
ByteDance manterrà una quota azionaria minoritaria, indicativamente sotto il 20-19,9%, ma avrà meccanismi per incassare utili tramite altri canali: in particolare, una licenza sull’algoritmo (ossia il sistema di raccomandazione che costituisce il cuore del funzionamento di TikTok) che genererà commissioni sul fatturato.
Complessivamente, ByteDance potrebbe raccogliere fino al 50% dei profitti generati dalle attività americane, sommando licenze e dividendi.
Le operazioni più strettamente sensibili (algoritmi, gestione dei dati, decisioni sui contenuti) saranno trasferite al nuovo veicolo U.S., mentre ByteDance rimarrà responsabile per le attività di e-commerce, pubblicità e parte delle infrastrutture.
Questa architettura è pensata per creare una barriera tra l’influenza cinese e le decisioni operative negli Stati Uniti. Ma non elimina del tutto il legame finanziario e tecnologico.
Le incognite restanti
Nonostante l’accordo appaia come un compromesso, restano diversi punti oscuri e potenziali criticità:
1. Controllo sull’algoritmo
Chi deterrà l’effettiva autorità sull’algoritmo di raccomandazione? Anche se ByteDance concede la licenza, la versione americana dell’algoritmo dovrà essere “ricalibrata” con dati U.S. e potrebbe essere rivista.
2. Dati e privacy
I dati degli utenti statunitensi dovrebbero essere custoditi da strutture negli USA, con controlli stretti su accessi esterni (inclusa la Cina).
3. Supervisione del Congresso e conformità legale
Il Congresso ha già annunciato che farà una forte attività di verifica sul rispetto del deal e sull’adesione alle leggi sulla sicurezza.
Alcuni critici sostengono che, nonostante l’apparente separazione, l’accordo potrebbe non soddisfare i requisiti di “divestiture qualificate” richiesti dalla legge.
4. Valutazione dell’operazione e vantaggio per ByteDance
Alcuni analisti affermano che l’accordo potrebbe esser uno dei più sottovalutati nel settore tech: pagando relativamente poco, gli investitori USA accettano di cedere metà dei profitti a ByteDance.
Per ByteDance, si tratta di una forma di “liquidazione controllata”: conserva valore, flussi di cassa, e potenziale influenza, pur rinunciando al pieno controllo politico.
Implicazioni geopolitiche ed economiche
L’accordo dimostra che, anche con tensioni elevate tra Stati Uniti e Cina, è possibile negoziare compromessi sul fronte tecnologico.
Tuttavia, non è certo che questo modello possa essere un precedente per altre aziende cinesi: TikTok è un caso quasi unico per dimensione, influenza sociale e intensità dell’attenzione politica.
In Cina, ByteDance può continuare a concentrare risorse su progetti interni di intelligenza artificiale, espansione in altri mercati e sviluppi tecnologici, sfruttando il capitale accumulato con TikTok U.S.



















