Una sala gremita, commozione e riflessione profonda per la presentazione del libro che racconta la drammatica vicenda di Filomena Di Gennaro, trasformata in un potente messaggio di speranza e impegno contro la violenza di genere.
Roma, 29 maggio ore 17,30. Si è svolta ieri pomeriggio, nella splendida e solenne cornice del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, la presentazione del libro “Mia o di nessun altro”, scritto dal giornalista Mirko Giudici e pubblicato da Frascati & Serradifalco Editori. L’opera racconta la drammatica e coraggiosa storia di Filomena Di Gennaro, vittima di tentato femminicidio e oggi simbolo di resilienza e impegno civile.
La sala del museo era gremita di gente: volti istituzionali, rappresentanti delle forze dell’ordine, esperti, attivisti, giornalisti e cittadini comuni uniti dal desiderio di ascoltare, comprendere, e riflettere su un tema quanto mai urgente e attuale come la violenza di genere.
Ad aprire l’incontro sono stati i saluti istituzionali del Tenente Colonnello Raffaele Gesmundo, Direttore responsabile del Museo Storico dell’Arma, che ha voluto sottolineare l’importanza del ruolo educativo delle istituzioni nella prevenzione della violenza e nella costruzione di una cultura del rispetto.
A moderare l’incontro con straordinaria abilità e sensibilità è stata Vittoriana Abate, giornalista e conduttrice Rai, che ha saputo guidare con grande professionalità e profondità ogni momento dell’evento, toccando i punti più significativi della vicenda di Filomena e del libro che ne raccoglie la testimonianza.
Subito dopo i saluti iniziali, ha preso la parola il Luogotenente Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri del Santuario Divino Amore, Pierluigi Smaldone, che ha letto una commovente lettera indirizzata a Filomena Di Gennaro e a Mirko Giudici, scritta dalla Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, Simona Bonito. Una figura da sempre attiva sul territorio e profondamente impegnata nella difesa dei diritti delle donne, la Consigliera ha voluto esprimere la sua vicinanza e il suo sostegno, sottolineando come queste storie siano fondamentali per scuotere le coscienze e generare cambiamento.
Momento toccante e di grande intensità emotiva è stata la testimonianza diretta di Filomena Di Gennaro, che ha raccontato con lucidità e coraggio la sua drammatica esperienza. Ma anche il suo impegno concreto, portato avanti da anni con il “Progetto Milena”, nato in collaborazione con il SIM Carabinieri (Sindacato Italiano Militare Carabinieri), e che oggi vede coinvolto anche l’autore Mirko Giudici. Il progetto si propone di sensibilizzare e prevenire la violenza di genere, creando reti di sostegno e consapevolezza.
Ad arricchire il dibattito, gli interventi qualificati e appassionati di tre relatrici d’eccezione:
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Tenente Colonnello Laura Seragusa, criminologa e docente alla LUMSA;
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Prof.ssa Susanna Petrassi, criminologa, psicologa e docente universitaria;
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Katiuscia Girolametti, Presidente della Rete Italiana Disabili.
Le tre esperte hanno analizzato il fenomeno del femminicidio da prospettive diverse ma complementari, mettendo in luce le dinamiche relazionali e culturali che alimentano la violenza di genere, gli stereotipi ancora radicati nella società, e l’urgenza di una risposta sistemica, che coinvolga istituzioni, scuola, famiglie e media.
Durante l’incontro, alcuni dei brani più intensi del libro sono stati letti dalla talentuosa Emanuela Mari, attrice e cantante lirica, che ha saputo dare voce e anima alle parole di Giudici, toccando il cuore del pubblico presente.
Quasi al termine dell’evento, è intervenuto l’autore Mirko Giudici, che ha ringraziato Filomena per la fiducia e il coraggio, e ha voluto condividere con il pubblico una riflessione intensa:
“Raccontare la storia di Filomena non è stato solo un atto narrativo, ma un dovere civile. Questo libro non è solo un grido d’aiuto, ma un invito all’azione. Perché ogni volta che una donna viene colpita, ferita, uccisa, la nostra società intera fallisce. La cultura della violenza va disinnescata ogni giorno, in ogni casa, scuola, ufficio e strada.”
Al termine dell’incontro, i ringraziamenti sono stati rivolti a tutti i partecipanti e a chi ha reso possibile l’iniziativa, con un particolare riconoscimento a Terza Pagina Magazine, Media Partner dell’evento, rappresentata dal Direttore Alessandro Scarnecchia ed Emilio Capoano, nonché al fotografo Max Sebastiani, autore del servizio fotografico.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’Arma dei Carabinieri e a tutti i rappresentanti presenti, per la loro vicinanza concreta e simbolica, in qualità di presidio istituzionale e punto di riferimento per la tutela dei diritti e della sicurezza delle persone, in particolare delle donne.
L’incontro si è chiuso con un lungo e sentito applauso, segno di un’emozione condivisa e del desiderio collettivo di non restare indifferenti. La storia di Filomena Di Gennaro, oggi raccontata da Mirko Giudici, non è solo un racconto di dolore, ma una potente testimonianza di rinascita e speranza. Un monito e un impegno per tutti.