“Anemoia” è il secondo album del chitarrista Andrea Zacchia, il primo pubblicato da Filibusta Records (distribuzione fisica I.R.D., distribuzione digitale Altafonte Italia). Come per il precedente lavoro “HBPM” la formazione e’ in Hammond Trio con Pietro Caroleo all’Hammond e Maurizio De Angelis alla batteria. Il disco e’ stato registrato, missato e masterizzato presso il Fusion Music Studio di Monterotondo (RM) da Federico Palmieri.
Nell’intervista che segue Andrea ci parla del suo progetto partendo dalla definizione del concetto di “anemoia”, che sembra quasi riportarci per sbaglio nel mondo delle Anime Salve di Faber, quando in quel contesto ci fu il concetto di “Disamistade” da esprimere attraverso le parole di un poeta.
Nel caso di Andrea Zacchia parla la musica attraverso la chitarra, con un linguaggio che spazia dal fraseggio lirico a interventi più taglienti, guidando il discorso melodico in un dialogo costante con il resto dell’ensemble.
Ciao Andrea, Che cos’è l’anemoia?
Anemoia è un termine che indica la nostalgia per un tempo, un luogo o un’esperienza che non si è mai vissuta. È un sentimento un po’ surreale, una malinconia per qualcosa che esiste solo nella mente o nella memoria collettiva, ma che riesce comunque a evocare emozioni molto forti.
Quali sono gli strumenti che entrano in gioco in questo album e come dialogano tra loro?
In Anemoia suoniamo in formazione Hammond trio: chitarra, organo Hammond e batteria. La chitarra guida il tema con un fraseggio che alterna lirismo e incisività, mentre l’Hammond costruisce armonie ricche e sostiene il ritmo. La batteria, dinamica e versatile, accompagna e sottolinea i passaggi, favorendo un interplay spontaneo tra i musicisti. Insieme, creiamo un dialogo vivo dove l’improvvisazione è al centro e la musica respira liberamente.
Che tipo di formazione hai avuto?
Mi sono formato tra l’Università della Musica di Roma e la Fonderia delle Arti sempre a Roma, ma gran parte della mia crescita è arrivata grazie a insegnanti privati che mi hanno accompagnato in modo molto personale nel percorso. Quei maestri sono stati fondamentali per aiutarmi a sviluppare un linguaggio mio, che unisce jazz modale, post-bop e influenze più contemporanee. È stato un percorso fatto di tanto studio ma anche di molta passione e ascolto della tradizione, senza mai smettere di cercare nuove sonorità.
Quali sono le tue influenze?
Le mie influenze sono un mix di grandi maestri del jazz e di esperienze personali legate alla musica che ho ascoltato e suonato fin da giovane. Tra i musicisti che più mi hanno segnato ci sono sicuramente Pat Martino, per il suo approccio armonico e spirituale alla chitarra, e John Coltrane, con la sua intensità e ricerca continua che mi hanno ispirato profondamente. Allo stesso tempo, porto dentro anche le radici del rock e del blues delle mie prime esperienze, che emergono in certi momenti della mia musica, dando un tocco più viscerale e diretto al mio modo di suonare.
Come vorresti vedere espandersi il panorama jazz in Italia?
Mi piacerebbe vedere il panorama jazz italiano continuare a crescere in apertura e diversità, accogliendo nuove sonorità e contaminazioni senza perdere di vista la profondità della tradizione. Penso sia importante dare spazio ai musicisti emergenti e creare contesti dove si possa sperimentare liberamente, senza paura di uscire dagli schemi. Il jazz, per sua natura, è un linguaggio in continua evoluzione, e l’Italia ha un potenziale enorme per contribuire a questa crescita con una sua voce originale e autentica.
Cosa bolle in pentola come prossimi progetti e live?
Sto già lavorando a un nuovo disco che esplorerà sonorità diverse da Anemoia, approfondendo la mia ricerca sonora e armonica, sempre con il jazz modale come base solida. Probabilmente cambierò anche formazione rispetto all’Hammond trio, ma per ora lascio che le idee prendano forma. Per quanto riguarda i live, stiamo organizzando alcune date per portare Anemoia dal vivo, e non vedo l’ora di condividere con il pubblico quell’atmosfera intima e spontanea che abbiamo creato in studio. Invito tutti a seguirmi sui social per restare aggiornati su concerti e novità.