Durante le Settimane della moda di Milano e Parigi, abbiamo incontrato Angelo Pipitone, il noto hairstylist italiano dal background anche internazionale. L’abbiamo intervistato per voi. Ecco alcune sue idee sull’arte, moda e funzionamento della fashion industry in Italia e nel mondo.
Angelo, come nasce la Sua passione per l’arte del Hair Style?
La risposta è proprio nella mia definizione di Hair style come arte: prima di diventare parrucchiere
sono stato pittore; anni di artistico e accademia mi hanno convinto che il mio futuro sarebbe stato
nel campo della creatività. In particolare, mi ha sempre affascinato il colore: provavo una grande
soddisfazione nell’amalgamare pigmenti diversi per creare sfumature e tonalità sempre nuove. Poi
ho deciso di investire questa passione in un lavoro, e le tele sono diventate look (capigliature). In
effetti l’Hair style è un’arte che unisce creatività, tecnica e senso estetico per trasformare i capelli in
un’espressione estetica unica. Come ogni forma d’;arte, richiede conoscenza dei materiale, padronanza degli strumenti e una visione personale che io cerco di applicare quotidianamente ad
ogni taglio, colore o piega che faccio.
Come si è formato nella sua professione?
Prima parlavo della mia formazione artistica; quella tecnica l’ho acquisita con corsi e lavori svolti a Milano Marittima. Ho affinato le mie abilità in sintonia con l’eleganza di una delle località più mondane e glamour d’Italia. Dopo due anni di conferme e soddisfazioni, sono passato dal salone
all’aula: un’evoluzione personale e professionale che mi ha portato all’insegnamento in una scuola
di alta formazione Hair style, in Sicilia, per trasmettere non solo tecniche di taglio, colorazione o
piega, ma una passione, la mia passione nel cercare ogni giorno di creare bellezza, sperimentando soluzioni estetiche sempre nuove e attuali. Il cambiamento mi ha portato a
trasformare anni di esperienza e intuizioni in strumenti capaci di ispirare e formare le nuove generazioni di professionisti del settore. Qui, la soddisfazione che ricevevo dalle parole dei clienti l’ho ritrovata negli occhi dei ragazzi, sempre pronti ad apprendere e io desideroso di spiegare che
la nostra professione deve essere quotidianamente fondata su passione, curiosità e responsabilità.
Si ricorda ancora il suo debutto professionale e il primo successo ottenuto come Hair stylist?
Il mio debutto professionale risale a circa trentacinque anni fa, un periodo un po’ distante per ricordare con
precisione i dettagli: ma sono sicuro che le emozioni e le sensazioni sono state quelle che provo ancora oggi, ogni giorno quando, posando le mani sui capelli dei clienti, mi entusiasmo nel
combinare la creatività con la tecnica, nello scegliere il taglio giusto per l’ovale e le nuance più adeguate per l’incarnato con il risultato di creare un volto esteticamente nuovo, più sorridente.
Il primo successo ottenuto è stato con la mia prima partecipazione all’evento “Una ragazza per il cinema”, il famoso concorso nazionale, giunto quest’anno alla sua XXXVII edizione, e che dà la
possibilità a giovani aspiranti modelle di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo,
della moda e del cinema.
Qual è la geografia dei suoi spostamenti per l’Italia e per il mondo ai fini di partecipare agli eventi che richiedono acconciature e sistemazione dei capelli?Quali sono gli eventi più memorabili del Suo percorso professionale?
L’Italia l’ho percorsa tutta con la mia professione, da Taormina a Sanremo, seguendo le manifestazioni più famose e significative della moda e dello spettacolo, da Sicily Fashion a Milano
Fashion week. E’ stato un onore partecipare come Hair stylist agli eventi italiani più iconici della moda: portare la mia visione estetica tra le modelle è stata un’emozione unica. Mi entusiasma
soprattutto pensare a diversi e sempre nuovi look per esaltare l’identità, lo stile e la bellezza di chi lo ha indossato, soprattutto quando ho dovuto curare le acconciature di vere e proprie celebrità
come, ad esempio, Monica Bellucci, Jo Squillo, Luana Ravegnini, Viola Valentino.
Inoltre, ho portato in giro per l’Italia la mia arte anche come tecnico coloristico per Testanera, uno dei brand per la cura dei capelli più importanti al mondo, e, infatti, per questo marchio ho tenuto
diverse dimostrazioni in vari teatri come all’Alfieri di Torino.
I suoi servizi sono rivolti a sole donne o anche a uomini? Che cosa cambia concettualmente per un Hair stylist quando lavora come parrucchiere per signora e quello per signore?
I miei servizi sono rivolti a tutti, donne e uomini, senza distinzione. Quando si parla di bellezza, stile e cura della persona, non esiste un confine di genere: esiste solo la voglia di valorizzare l’unicità di ogni individuo. Concettualmente, per un vero Hair stylist, non cambia nulla tra il lavorare
su una cliente o un cliente. Ciò che conta è la persona che si ha davanti, la sua personalità, il suo stile di vita, la forma del viso, la texture dei capelli, il desiderio di esprimersi attraverso il look.
Che si tratti di un taglio corto maschile, di una piega lunga, o di un colore creativo, la missione resta la stessa: ascoltare, interpretare, creare armonia e far sentire chiunque al meglio con se
stesso.
Lavora spesso con Tonino Galli, organizzatore di eventi di moda. Cosa può dire di questa vostra collaborazione?
Ho conosciuto il famoso impresario artistico, Tonino Galli, quando insegnavo Hair style in Sicilia. Da allora è nato un sodalizio artistico che mi ha portato a esercitare la mia professione per le più
importanti kermesse di moda e spettacolo del nostro Paese, sempre al suo fianco. Tonino è un professionista che sa trasformare un evento in un’emozione visiva, e collaborare con lui ha significato entrare in un universo dove ogni dettaglio conta, dove un’acconciatura non è solo un
look, ma un elemento narrativo, parte di una storia che si svela sotto i riflettori.
Negli anni, il rapporto di lavoro basato sulla reciproca fiducia nei rispettivi talenti è diventato
un’amicizia sincera e profonda, tanto che ormai ci chiamiamo “fratelli”.
Cosa consiglierebbe ai giovanissimi desiderosi di fare questo mestiere nel 2025-2026?
Il principale consiglio è quello di frequentare una scuola professionale che fornisca una formazione efficace, con un programma completo e chiaro che tenga conto di tutti gli aspetti della professione, a partire dall’accoglienza del cliente; ma, soprattutto, consiglio di considerare questa professione
come un’arte, e, quindi, lavorare con professionalità ma anche creare, sperimentare, con curiosità e
inventiva sempre fresche, come solo i giovani sanno fare.
Auguriamo ad Angelo Pipitone tanta ispirazione artistica e nuovi successi nella creazione di looks e hairstyles – classici o moderni,ma sempre sempre affascinanti.
In foto: Angelo Pipitone, Hairstylist
Olga Matsyna


















