L’Unione Danza Italia (UDI) ha ufficialmente lanciato una nuova stagione di iniziative che promuovono la danza come motore di trasformazione sociale, inclusione e crescita sportiva. A partire dall’evento istituzionale di aprile, l’UDI ha presentato un pacchetto di progetti ambiziosi da sottoporre alle istituzioni nazionali e locali, tra cui Camera, Senato, Regioni e Comuni di tutta Italia, a partire dalla Regione Lazio.
Tra le iniziative chiave troviamo il progetto “Balla la Città”, un format in 30 tappe che coinvolge Comuni, scuole, accademie e comunità locali, trasformando le piazze italiane in palcoscenici urbani e collettivi. Questo viaggio culturale unisce danza, valorizzazione territoriale e inclusione intergenerazionale, contrastando la dispersione scolastica e promuovendo il capitale umano locale. Altro pilastro è rappresentato dalla campagna “La danza come terapia e inclusione sociale”, che si traduce in borse di studio e percorsi dedicati a giovani con DSA, famiglie in difficoltà economica e persone con fragilità. In quest’ambito, la danza viene proposta come strumento educativo e terapeutico, in grado di trasformare la vulnerabilità in forza espressiva e partecipazione.
Un’attenzione particolare è riservata anche alla comunicazione integrata: il docufilm “Anna e la Danza” e il libro “Doppio Passo” vengono utilizzati come strumenti didattici nelle scuole, accompagnati da kit educativi, incontri e laboratori. L’obiettivo è sensibilizzare studenti e istituzioni su neurodivergenze, inclusione sociale e riscatto personale attraverso l’arte.
Il progetto “Danza nei Teatri” mira invece a rendere gli spazi scenici accessibili e inclusivi, raccontando storie di diversità e coinvolgendo pubblici di ogni età e condizione. I teatri diventano così luoghi di partecipazione, cultura e cambiamento, grazie a performance inclusive e campagne emozionali. Infine, l’UDI promuove una campagna nazionale contro il bullismo e la violenza nelle scuole attraverso la danza, coinvolgendo ballerini e istituti scolastici in un movimento di consapevolezza e solidarietà che parte dal Lazio per estendersi in tutta Italia.
Per dare un forte segnale a tutto il mondo della danza, l’UDI ha deciso di agire con determinazione. L’Associazione ha intrapreso un percorso di ascolto e dialogo che coinvolge direttamente maestri, atleti e famiglie, prendendosi l’impegno di costruire un ponte anche con la politica. In questa direzione, il presidente Pier Luigi Sarzi Amadè, accompagnato dal rappresentante dei maestri Stefano Fanasca, ha incontrato diversi onorevoli presso la Camera dei Deputati e alcuni senatori al Senato della Repubblica. Un passaggio fondamentale per portare all’attenzione delle istituzioni le istanze di un settore che chiede riconoscimento, sostegno e futuro.
Dopo le festività, l’UDI ha scelto di prendersi qualche giorno per strutturare operativamente quanto emerso dai tavoli istituzionali. Con pragmatismo e visione, il lavoro concreto è pronto a partire. Con il sostegno delle istituzioni, l’UDI intende consolidare un nuovo paradigma della danza: arte e sport, come cura, educazione e strumento di coesione sociale. Una visione chiara che già si traduce in azioni concrete.
Antonella Betti