Roma, 27 giugno 2025 – Si è conclusa con una cerimonia intensa ed evocativa la sesta edizione dell’Italia Green Film Festival, che ha acceso i riflettori sul legame profondo tra arte, ambiente e responsabilità civile. Nella splendida cornice del Teatro Argentina di Roma, la serata finale ha consacrato il cinema come linguaggio universale per raccontare la crisi ecologica e l’urgenza di un cambiamento.
Un green carpet simbolico ha accolto artisti, attivisti e volti noti della cultura e dello spettacolo, trasformando la serata in una dichiarazione visiva di impegno e bellezza consapevole. Ad aprire l’evento, l’intervento musicale della Banda della Polizia Locale di Roma, che ha donato un tocco istituzionale e partecipato all’atmosfera già carica di emozione.
Oltre 500 film da 62 Paesi hanno gareggiato per le ambite Golden Leaf 2025, segno evidente che la crisi climatica non conosce confini e che l’arte può diventare strumento di denuncia e speranza.
A guidare la cerimonia, le giornaliste Vittoriana Abate e Francesca Rasi, insieme al Direttore Artistico Pierre Marchionne, che ha ribadito con fermezza: «Non premiamo semplici film, ma visioni capaci di scuotere e ispirare».
In sala, un parterre d’eccezione: da Franco Nero, Presidente Onorario del Festival, ai registi Giuseppe Tornatore e Michele Placido, esponenti della politica: On. Giuseppe Conte e il consigliere comunale Svetlana Celli, fino ad artisti, modelle, architetti e aristocratici uniti dalla volontà di dare voce a un’urgenza collettiva.
A ricevere la Golden Leaf, tra gli altri:
• “La Terra delle Donne” di Marisa Vallone, un potente racconto sul legame tra identità femminile e radici;
• “Food for Profit” di Giulia Innocenzi, inchiesta sull’impatto ambientale dell’industria alimentare;
• “Scirocco” di Habib Ayeb, poesia visiva sulle trasformazioni climatiche nei deserti tunisini;
• “Bad Woods” di Jiri Hanzlicek, miglior film d’animazione;
• “Safarà” di Paolo Calcagni, viaggio tra uomo e natura;
• “Transumanza” della Luigi Diotaiuti Foundation, omaggio alla cultura rurale e al rispetto dell’ambiente.
Sono stati inoltre premiati registi assenti alla serata ma presenti con opere significative come “Lacci”, “Raindrop”, “Voci dal Mare”, “Out of Sight by the Forest” e “Notte Fuori”.
La serata ha dato spazio anche alla moda sostenibile con le creazioni degli stilisti Rosso D’Aquino e Mariel Spiridigliozzi, quest’ultima autrice di una collezione che ha saputo coniugare eleganza, essenzialità e coscienza ecologica.
Applausi scroscianti hanno accompagnato i premi speciali assegnati a Giuseppe Tornatore, Michele Placido, Enrico Lo Verso, al Comandante Mario De Sclavis e alla giornalista Vittoriana Abate, figure che si sono distinte per il loro contributo artistico e civile.
Guidata dallo scrittore e ambientalista Sergio Bambarén, la giuria internazionale ha sostenuto anche gli eventi istituzionali del Festival, ospitati in Campidoglio e al Parlamento, favorendo un dialogo concreto tra cultura e politiche per la sostenibilità.Il sostegno di partner come TESYS – Fabless Group e Three For Tech, insieme ai media partner Adnkronos, TeleAmbiente, Bella, GMP e Il Settimanale d’Ittuto, ha garantito una diffusione capillare del messaggio del Festival.
Con questa edizione, l’Italia Green Film Festival si è confermato molto più di una rassegna cinematografica: è un manifesto culturale che riafferma il ruolo dell’arte come azione, parola e responsabilità.
«Siamo riusciti a costruire una comunità internazionale che non si limita a guardare, ma sceglie di agire. È questo il vero successo del Festival», ha dichiarato, con orgoglio, Pierre Marchionne a fine serata.