La Biblioteca Civica di Acqui Terme si è trasformata, sabato 1 marzo, in un crogiolo di storia, memoria e riflessione civile, accogliendo la presentazione del libro “Un Carabiniere da marciapiede” di Ciro Francesco Luongo.
L’evento, che ha visto la partecipazione di un pubblico attento e numeroso, ha offerto un’occasione unica per immergersi negli anni di piombo attraverso la voce di un testimone diretto, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio dello Stato e alla lotta contro il terrorismo.
Un incontro di grande spessore culturale
L’iniziativa, promossa dal Comune di Acqui Terme e curata nei minimi dettagli dal Servizio Comunicazione, ha rappresentato un momento di alto valore culturale per la comunità locale e non solo. La presenza di figure istituzionali come Matteo Ravera, Consigliere Comunale delegato alla Biblioteca Civica, e di esperti del settore librario come Piero Spotti della Libreria Terme, ha conferito ulteriore prestigio all’evento, sottolineando l’importanza di promuovere la lettura e la conoscenza della storia contemporanea.
Ciro Francesco Luongo: una vita al servizio dello Stato
Ciro Francesco Luongo, autore del libro, è un uomo che ha incarnato i valori di dedizione, coraggio e senso del dovere. Entrato nell’Arma dei Carabinieri a soli 17 anni, ha trascorso oltre vent’anni al servizio dello Stato, affrontando sfide complesse e situazioni di pericolo. La sua carriera è stata segnata dalla lotta contro il terrorismo negli anni di piombo, un periodo oscuro della storia italiana caratterizzato da violenza politica e instabilità sociale.
Luongo ha avuto l’onore di collaborare con figure di spicco come il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, un simbolo della lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. Insieme, hanno operato nella Sezione Speciale Anticrimine di Roma, un’unità investigativa altamente specializzata impegnata nel contrasto alle Brigate Rosse e ad altri gruppi terroristici.
“Un Carabiniere da marciapiede”: una testimonianza intensa e coinvolgente
Il libro “Un Carabiniere da marciapiede” è una testimonianza intensa e coinvolgente dei ventun anni trascorsi da Luongo nell’Arma dei Carabinieri. Attraverso le sue parole, il lettore viene catapultato in un’epoca segnata da eventi drammatici e tensioni politiche, vivendo in prima persona le emozioni, le paure e le speranze di un uomo che ha scelto di dedicare la sua vita al servizio degli altri.
Il racconto di Luongo non si limita a ripercorrere gli eventi storici, ma offre anche una riflessione profonda sulla condizione umana, sulla responsabilità civile e sull’importanza di preservare la memoria per costruire un futuro migliore. Il libro è un invito a non dimenticare gli errori del passato, a onorare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la democrazia, e a impegnarsi quotidianamente per difendere i valori fondamentali della nostra società.
Un viaggio attraverso la storia italiana
“Un Carabiniere da marciapiede” è un vero e proprio viaggio attraverso la storia italiana, un percorso che tocca momenti chiave come il disastro di Seveso, l’omicidio del giudice Occorsio, la fuga di Herbert Kappler, l’assassinio di Aldo Moro e la strage di Bologna. Attraverso la narrazione di Luongo, questi eventi riprendono vita, svelando dettagli inediti e offrendo una prospettiva originale e coinvolgente.
Il libro è un’opera di grande valore storico e culturale, un contributo importante per la comprensione di un’epoca complessa e controversa. La sua lettura è consigliata a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della storia italiana contemporanea, ma anche a chi è interessato a riflettere sui temi della giustizia, della legalità e della responsabilità civile.
Il disastro di Seveso: una ferita ancora aperta
Il disastro di Seveso, avvenuto il 10 luglio 1976, è una delle pagine più tristi della storia italiana. L’esplosione di un reattore chimico nello stabilimento ICMESA di Meda, in Lombardia, causò la fuoriuscita di una nube tossica contenente diossina, una sostanza altamente nociva per la salute umana e per l’ambiente.
Luongo, all’epoca giovane carabiniere, fu tra i primi ad intervenire sul luogo del disastro, partecipando alle operazioni di soccorso e di evacuazione della popolazione. La sua testimonianza è preziosa per ricostruire i momenti drammatici di quei giorni, ma anche per riflettere sulle responsabilità e sulle conseguenze di un evento che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese.
L’omicidio del giudice Occorsio: un attacco alla magistratura
Vittorio Occorsio, sostituto procuratore della Repubblica di Roma, fu assassinato il 10 luglio 1976 da un commando di terroristi di estrema destra. Occorsio era un magistrato coraggioso e determinato, impegnato in prima linea nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata.
Luongo, che all’epoca lavorava presso la Sezione Speciale Anticrimine di Roma, partecipò alle indagini sull’omicidio Occorsio, può dunque illuminarci a ricostruire il clima di tensione e di violenza che caratterizzava quegli anni, anche per onorare la memoria di un magistrato che ha sacrificato la sua vita per difendere la giustizia e la legalità.
La fuga di Herbert Kappler: un’umiliazione per lo Stato italiano
Herbert Kappler, ufficiale delle SS responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, fuggì dall’ospedale militare del Celio a Roma il 15 agosto 1977, con la complicità della moglie. La fuga di Kappler rappresentò un’umiliazione per lo Stato italiano e suscitò un’ondata di indignazione nell’opinione pubblica.
Luongo, che partecipò alle indagini sulla fuga di Kappler, ricostruisce i retroscena di un evento che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese, ma anche per riflettere sulle responsabilità e sulle complicità che hanno reso possibile la fuga di un criminale di guerra.
L’assassinio di Aldo Moro: un trauma nazionale
L’assassinio di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, da parte delle Brigate Rosse nel 1978, è uno dei traumi più profondi della storia italiana. Moro fu rapito il 16 marzo 1978 e tenuto prigioniero per 55 giorni, durante i quali fu sottoposto a un processo politico e mediatico. Il 9 maggio 1978, il suo corpo fu ritrovato nel bagagliaio di un’auto in via Caetani a Roma.
Luongo, ci racconta in prima persona i momenti drammatici di quei giorni, anche per riflettere sulle responsabilità politiche e sociali che hanno portato all’assassinio di uno dei più importanti leader politici italiani.
La strage di Bologna: un atto terroristico di inaudita ferocia
La strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto 1980, è uno degli atti terroristici più gravi della storia italiana. L’esplosione di una bomba alla stazione ferroviaria di Bologna causò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200.
Luongo, che all’epoca lavorava presso la Sezione Speciale Anticrimine di Roma, partecipò alle indagini sulla strage di Bologna, il suo contributo è fondamentale per ricostruire i momenti drammatici di quei giorni, ma anche per riflettere sulle responsabilità politiche e sociali che hanno portato a un atto terroristico di inaudita ferocia.
Un’opera che invita alla riflessione e al dialogo
“Un Carabiniere da marciapiede” è un’opera che invita alla riflessione e al dialogo, un libro che stimola il pensiero critico e la consapevolezza civile. La sua lettura è consigliata a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della storia italiana contemporanea, ma anche a chi è interessato a riflettere sui temi della giustizia, della legalità e della responsabilità civile.
L’importanza della memoria per costruire il futuro
La presentazione del libro di Ciro Francesco Luongo ad Acqui Terme ha rappresentato un’occasione preziosa per ripercorrere un periodo cruciale della storia italiana, un’epoca segnata da violenza, terrorismo e instabilità politica. Attraverso la testimonianza diretta di un protagonista, l’evento ha offerto uno spaccato autentico e coinvolgente degli anni di piombo, invitando il pubblico a non dimenticare gli errori del passato e a onorare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la democrazia.
La memoria storica è fondamentale per costruire un futuro migliore, per evitare di ripetere gli errori del passato e per preservare i valori fondamentali della nostra società. Il libro di Luongo è un contributo importante a questo processo, un’opera che merita di essere letta e discussa, soprattutto dalle nuove generazioni.
Un evento che ha lasciato il segno
La presentazione del libro “Un Carabiniere da marciapiede” ad Acqui Terme ha lasciato un segno profondo nel pubblico presente, suscitando emozioni, riflessioni e un rinnovato impegno civile. L’evento ha dimostrato l’importanza di promuovere la cultura e la conoscenza della storia contemporanea, offrendo occasioni di incontro e di dialogo tra autori, esperti e cittadini.
Il successo dell’iniziativa è un segnale positivo per il futuro, un invito a continuare a investire nella cultura e nella memoria storica, per costruire una società più consapevole, responsabile e democratica.
Le reazioni del pubblico
Al termine della presentazione, abbiamo raccolto alcune testimonianze del pubblico presente:
* “Un libro toccante e coinvolgente, che mi ha fatto rivivere un periodo difficile della nostra storia.” – Maria, insegnante in pensione.
* “La testimonianza di Luongo è preziosa per capire cosa è successo negli anni di piombo e per non dimenticare le vittime del terrorismo.” – Giovanni, studente universitario.
* “Un evento molto interessante, che mi ha fatto riflettere sull’importanza della memoria storica per costruire il futuro.” – Anna, impiegata.
Conclusioni
La presentazione del libro “Un Carabiniere da marciapiede” di Ciro Francesco Luongo ad Acqui Terme è stata un successo sotto tutti i punti di vista. L’evento ha offerto un’occasione unica per ripercorrere un periodo cruciale della storia italiana, per riflettere sui temi della giustizia, della legalità e della responsabilità civile, e per promuovere la cultura e la conoscenza della storia contemporanea.
Il libro di Luongo è un’opera di grande valore storico e culturale, un contributo importante per la comprensione di un’epoca complessa e controversa. La sua lettura è consigliata a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della storia italiana contemporanea, ma anche a chi è interessato a riflettere sui temi della giustizia, della legalità e della responsabilità civile.
L’evento si è concluso con un lungo applauso e con la firma delle copie da parte dell’autore, che si è dimostrato disponibile e cordiale con tutti i presenti. Un’esperienza che ha arricchito la comunità di Acqui Terme e che ha confermato l’importanza della cultura come strumento di crescita e di consapevolezza civile.










