Nell’ardente palcoscenico dell’esistenza umana, due figure si erigono come alberi secolari, radicati nella terra della spiritualità e della missione: San Francesco d’Assisi, il “Poverello”, e Papa Francesco, suo successore spirituale e rinnovatore del messaggio evangelico.
Entrambi incapsulano un ideale di vita che trascende i confini temporali e geografici, sottolineando l’intrinseca sacralità presente nella creazione che ci circonda.
San Francesco, fondatore dell’Ordine dei Frati Minori, è celebrato non solo come Santo della povertà, ma anche come il primo ecologista. Il suo “Cantico delle Creature” è un inno poetico che celebra la fratellanza con l’ambiente, una sinfonia di elementi naturali presentati come dettagli di un disegno divino perfetto. A distanza di secoli, la sua visione trova forte risonanza nel pensiero di Papa Francesco, la cui enciclica “Laudato si’” rappresenta un punto di svolta per la Chiesa cattolica e per l’umanità. Definita una “chiamata all’azione”, l’enciclica non si limita a esortare i credenti alla custodia della Terra; piuttosto, afferma con vigore che le crisi sociali, economiche e ambientali sono indissolubilmente legate tra loro.
La coincidenza significativa del pontificato di Francesco con la celebrazione di San Francesco funge da potente catalizzatore per una riflessione collettiva. Quest’anno, in particolare, si ricorda Papa Francesco durante l’ottavario della sua morte. Questo periodo di preghiera e raccoglimento, che culmina nei “Novendiali”, offre un’opportunità preziosa per approfondire il significato della sua eredità culturale e spirituale. La Parrocchia Santa Maria del Carmelo, in Piazza Beata Vergine del Carmelo 10 all’EUR, si trasformerà in un santuario di preghiera, accogliendo un evento organizzato dalla “Voce dell’Essere ETS Motivazionale”.
La “Voce dell’Essere ETS Motivazionale” si distingue per la sua missione di tradurre l’arte in un veicolo di sensibilizzazione e Pathos. L’iniziativa di riunire la comunità attorno a tematiche cruciale, attraverso un linguaggio emotivo e coeso, riflette una moderna forma di evangelizzazione del creato. L’evento, che avrà luogo dalle ore 16:00, include un “Simposio Sociale” che pone in dialogo diversi punti di vista sull’interconnessione tra l’umanità e il creato.
Con la Santa Messa programmata per le 18:30, la comunità si riunirà in un atto di adorazione e riflessione collettiva. Non sarà solo un momento di preghiera, ma una solenne affermazione di intenti: prendersi cura della casa comune è un obbligo morale. “Laudato si’” non è solo un titolo, ma un canto che svela una realtà viva, pulsante e stimolante, richiamando tutti noi a una responsabilità condivisa nella custodia della creazione.
In un’epoca caratterizzata da sfide ambientali senza precedenti—cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di biodiversità—il messaggio di Francesco assume un peso drammatico. La terra grida il suo dolore, e questa voce si intreccia con il grido dei più vulnerabili e impoveriti. Riflessioni sulla bellezza del creato devono trasformarsi in una risposta collettiva che unisce la coscienza ecologica all’emozione umana, evidenziando che ogni crisi porta con sé un’opportunità cruciale per il cambiamento.
In questo contesto, l’eredità di San Francesco e di Papa Francesco non è solo un tesoro da venerare, ma un imperativo da attuare. La luce del Vivente brilla in entrambe le loro figure, invitando ciascun individuo a riconoscere e riscoprire la sacralità della vita e la bellezza della creazione. Esplorare il canto eterno della natura, che è parte della nostra stessa essenza, diviene una forma di resistenza contro l’indifferenza e l’apatia.
In ultima analisi, questo omaggio a San Francesco e a Papa Francesco rappresenta un invito pressante a entrare in un nuovo paradigma di vita, dove quella che è stata una semplice celebrazione si trasforma in un atto di consapevolezza e di azione. La comunità si unisce non solo per celebrare, ma per impegnarsi attivamente nella creazione di un futuro migliore, testimoniando come ogni piccolo gesto e ogni parola possano contribuire a scrivere una nuova storia di speranza e responsabilità.
Il canto del creato, nella sua complessità, continua a elevarsi: ascoltiamolo, onoriamolo e mettiamolo in pratica. Solo così potremo vivere in armonia con noi stessi, con gli altri e con il mondo intero.



