Grande successo per la 18ª edizione del “Premio Dea Ebe & La Maschera Banfi”, svoltasi in una delle location più raffinate del Sud, il Twins di Canosa di Puglia. L’evento, organizzato in modo impeccabile da Saverio Luisi e dal team della “Dea Ebe – Premio Banfi” (Michele Padovano, Cesare Di Nunno e Antonella Pierno), ha nuovamente dimostrato di essere una vera vetrina per le eccellenze artistiche, culturali e imprenditoriali del territorio.
Nata nel 2009, la manifestazione “Premio Dea Ebe & La Maschera Banfi” è diventata negli anni uno degli appuntamenti più attesi del panorama culturale pugliese. L’edizione 2025 ha saputo ancora una volta coniugare eleganza, spettacolo e contenuto, grazie anche al talento di chi ne cura ogni dettaglio.
Tra le protagoniste più applaudite della serata, spicca la scrittrice Maria Fonte Fucci, insignita del prestigioso riconoscimento per il suo impegno letterario e sociale. Il suo recente romanzo “E se…”, già apprezzato per l’intensità psicologica e la profondità narrativa, ha rappresentato uno dei momenti più toccanti dell’intera manifestazione.
Originaria di Canosa di Puglia, Maria Fonte Fucci è molto più di una scrittrice: è una docente, una studiosa delle dinamiche relazionali e una voce potente contro le forme invisibili di violenza. La sua narrativa si distingue per l’approccio psicologico e per la capacità di raccontare, con delicatezza ma anche con incisività, il dramma della manipolazione affettiva, dei legami tossici e della dipendenza emotiva.
Dopo il suo romanzo d’esordio “Accad(d)e“, Maria Fonte è tornata in libreria con “E se…”, una storia al femminile che esplora l’intimo rapporto tra due donne, Marta ed Elena, unite da scelte sbagliate e dolori profondi. Un’opera che ha saputo emozionare lettori e critica, affrontando il tema della violenza psicologica in modo originale e coraggioso.
Il “Premio Dea Ebe 2025” rappresenta per lei non solo un traguardo personale, ma anche un riconoscimento simbolico al valore della letteratura come strumento di consapevolezza e crescita collettiva. La sua premiazione sul palco della kermesse è stata accolta da una standing ovation, a dimostrazione dell’affetto del pubblico e del rispetto che Maria ha saputo guadagnarsi con il suo lavoro.
In un’epoca in cui la scrittura può diventare veicolo di denuncia e rinascita, la voce di Maria è un faro che illumina fragilità e possibilità, dolore e riscatto. Il “Premio Dea Ebe & La Maschera Banfi 2025” ha avuto il merito di riconoscere questo talento, regalando al pubblico una serata indimenticabile e lanciando un messaggio forte: la cultura può e deve essere protagonista.
Eleonora Francescucci




















