Il prossimo 11 ottobre, Felici Editore pubblicherà “Ritorno a Sukut”, il nuovo romanzo di Sergio Martini, inserito nella collana AcquaRagia diretta da Antonio Celano.
Sergio Martini è un autore poliedrico e interessante, capace di toccare corde diverse nel lettore. Ha pubblicato una vasta gamma di opere, tra cui saggi di economia finanziaria, racconti, romanzi e poesie. La sua produzione letteraria spazia da temi economici e sociali a riflessioni più intime sull’uomo e la condizione umana. Le sue opere, sia di finzione che di saggistica, sono spesso incentrate sull’uomo, sulle sue emozioni, sulle sue contraddizioni e sul suo rapporto con il mondo che lo circonda.
La trama promette di essere avvincente: un uomo, stanco della monotonia della sua vita, ritrova un’agenda con i sogni della sua adolescenza, tra cui un viaggio in treno verso Sukut, una città misteriosa dell’Estremo Oriente. Spinto da un impulso improvviso, abbandona tutto e parte per realizzare quel sogno. Durante il viaggio, incontra personaggi singolari e attraversa paesaggi che riflettono i suoi antichi sogni di gloria ormai sbiaditi. Giunto a Sukut, scopre che la città è stata liberata da un enigmatico uomo mascherato, il Kesa, ma la libertà ottenuta non è quella sperata.
Il romanzo esplora temi profondi come la natura della libertà, il peso del passato e l’ambizione, ponendo il lettore di fronte a dilemmi esistenziali e riflessioni sulla propria identità. Martini ci offre una potente allegoria psicologica che rispecchia le ombre del Novecento, con un finale che lascia il lettore a confrontarsi con le proprie illusioni e disillusioni, proprio come suggeriva Nietzsche.
“Ritorno a Sukut” si preannuncia come un’opera imperdibile per chi ama le storie intense e riflessive, capaci di trasportare il lettore in un viaggio tanto interiore quanto avventuroso.
Eleonora Francescucci