Giada, parlaci della realtà musicale e di danza nella tua città, Genova.
Genova è una città di mare, molto simile a Napoli per certi aspetti. Si vive con ritmi più lenti rispetto a Roma, dove tutto è sempre in movimento e pieno di eventi. Qui c’è più calma, più spazio per riflettere e respirare. È una città molto musicale, anche se forse meno votata alla danza perché ci sono pochi spazi dedicati. Negli ultimi anni, grazie ad artisti come Bresh, Tedua, Alfa o la tradizione di De André, Genova si sta affermando come un luogo di grande fermento musicale.
Il 2025 per te è stato un anno intenso. Quali esperienze ti hanno segnata di più?
Ho iniziato l’anno in un altro continente, in Cina, con una tournée del liceo per lo spettacolo Alice, dove interpretavo il Bianconiglio in una versione di danza moderna e neoclassica. Tornata in Italia, ho lavorato con l’agenzia di eventi Black Label partecipando a diversi Dinner Show in giro per il Paese. Poi è arrivata la tournée con Mauro Repetto, che è tornato a cantare: abbiamo girato tutta l’Italia per l’intera estate. È stato un anno ricco, pieno di nuove sfide e soddisfazioni.
Che consiglio daresti ai ragazzi e alle ragazze della tua generazione che vogliono intraprendere un percorso artistico come il tuo?
La mia generazione ha tantissimi mezzi, forse anche troppi, e questo a volte ci rende confusi e caotici. Siamo in tanti, tutti con grandi aspettative, ma in ambito artistico non è facile emergere. Bisogna lottare per farsi vedere, per costruirsi uno spazio. Io stessa sto ancora combattendo per farcela, ma non ho mai mollato grazie anche al sostegno dei miei genitori, soprattutto di mia madre.
In questo ambiente, se ti fermi anche solo un po’, rischi di sparire. È una rete: più conosci, più riesci ad andare avanti. Ma serve costanza, determinazione e tanta passione. Non si può mollare, mai.

📍 Giada Paonessa – ballerina di danza contemporanea e moderna
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