Le Origini e la Scuola Osiridea
La Scuola Osiridea si configura come un ramo interno e riservato della più ampia tradizione iniziatica legata al nome di Giuliano Kremmerz (Ciro Formisano), fondatore della Schola Philosophica Hermetica Classica Italica Fratellanza Terapeutica Magica di Myriam. Questa scuola si proponeva di mantenere viva una trasmissione diretta del sapere sacerdotale egizio, centrata sulla rigenerazione spirituale dell’individuo attraverso pratiche magico-terapeutiche e rituali.
Ugo Cisaria, secondo le fonti della tradizione iniziatica, sarebbe stato iniziato fin da giovane nei circoli più interni della Fratellanza di Myriam, distinguendosi per una profonda comprensione dell’ermetismo operativo e per la padronanza della ritualistica egizia-caldea, un corpus di tecniche ereditate da tradizioni preclassiche, mai codificate apertamente nei testi pubblici.
Il Legame con Kremmerz
Il rapporto tra Cisaria e il pensiero kremmerziano è essenziale per comprendere il suo ruolo. Egli non si limitò a studiare i testi dell’iniziato di Portici, ma partecipò attivamente al lavoro occulto della Fratellanza, specializzandosi nei riti della linea osiridea, focalizzati sulla reintegrazione dell’anima e sulla deificazione del principio umano.
In Cisaria si uniscono rigore dottrinale e pratica rituale operativa. I suoi studi e le sue azioni sono da collocare all’interno di una linea di trasmissione che considera la magia non come fenomeno folklorico o mentale, ma come scienza sacra, fondata su leggi cosmiche precise, verificabili attraverso la sperimentazione iniziatica.
Ritualistica Egizia-Caldea: Prassi e Visione
La ritualistica a cui Cisaria si dedicò era tutt’altro che simbolica o teatrale. Si trattava di pratiche codificate, con fasi, tempi e linguaggi ben precisi, che coinvolgevano:i nvocazioni in lingue sacre (copto, siriaco, ebraico arcaico),utilizzo di strumenti rituali specifici (come l’ankh, il bastone di Thot, i sigilli planetari),operazioni di medicina sottile e rigenerazione psicoenergetica,azioni collettive condotte nei templi segreti della Fratellanza, in accordo con le fasi lunari e i cicli solari.Questo sistema, erede della teurgia antica, non mirava alla sola conoscenza teorica ma alla trasformazione dell’operatore in neter, divinità vivente, tramite la Morte e Risurrezione Osiridea, simbolo del passaggio dall’umano al divino.
Eredità e Silenzio
La figura di Cisaria è avvolta da un alone di riservatezza. Pochi documenti ufficiali ne attestano le opere; la maggior parte delle informazioni proviene da fonti orali, circoli iniziatici e manoscritti privati. Tuttavia, per gli studiosi della Tradizione, egli rappresenta l’anello di congiunzione tra un mondo che scompare e la possibilità di rinascita del sapere sacro.La sua morte segnò non la fine della corrente osiridea, ma la sua transizione verso una fase più occulta e sotterranea, secondo il principio ermetico per cui ciò che è più potente si conserva nel silenzio.
Ugo Cisaria rimane una figura centrale per chi studia le correnti esoteriche italiane del Novecento, nonché l’ultimo testimone operativo di una via egizia-caldea che fonde teurgia, guarigione, trasformazione interiore e un contatto reale con le forze divine. Il suo lascito, pur celato alla massa, vive ancora nelle correnti sottili della Tradizione.