Pochi giorni fa, a teatro pieno, con una prestigiosa platea di circa 600 persone alla presenza del Vice Ministro dello Sviluppo Economico Antonio Castricalà, del Direttore Relazioni Internazionali e Comunicazione Eni Stefano Lucchini, ed altri personaggi di spicco del mondo politico ed economico, imprenditori ed importanti esponenti della comunicazione, il presidente Sassoli dell’UPA ( Utenti Pubblicità Associati) ha tenuto la sua relazione annuale.
«Viviamo un momento in cui il Paese manca di una idea di futuro, stiamo vivendo il più inutile dei momenti, quello della sospensione perenne»….« l’attesa sarà finita quando gli specchi saranno chiusi e le finestre saranno aperte: ognuno smette di guardare solo il proprio interesse e si aprono nuove possibilità per tutti», ha cosi esordito Sassoli aprendo la sua relazione.
Tema dominante dell’incontro è stato “L’urgenza di un progetto” per uscire dalla stasi socio-economica del momento, con “Progetto-Paese” di ripresa e sviluppo. La prima delle 6 proposte suggerite dal Presidente è quella della “tax credit” per gli investimenti pubblicitari incrementali, fino ad un tetto del 10% per recuperare gli investimenti persi negli ultimi tre anni ( 3 miliardi dal 2007). La ripresa degli investimenti pubblicitari da parte delle aziende, servirebbe da spinta propulsiva per la ripresa dei consumi, ed al contempo metterebbe al riparo tutta l’editoria italiana da una crisi senza precedenti.
La seconda proposta riguarda l’immediata necessità dello sviluppo la banda larga, andando a potenziare la velocità delle connessioni. Siamo all’87esimo posto al mondo, denuncia Sassoli; la terza proposta è relativa allo spostamento delle deleghe sul turismo e sui beni culturali al Ministero dello Sviluppo Economico. Tutti i musei italiani messi assieme, incassano – allo status quo – meno del solo Louvre, come asserito da Sassoli, che ha poi proseguito il suo discorso puntando sulla riforma della RAI, che secondo il Presidente, deve rimanere pubblica, ma diventare una Fondazione in cui vi siano i rappresentanti di tutti i settori socio-economici e territoriali del Paese, diventando così una rete generalista senza pubblicità, sostenuta da un canone reso obbligatorio dal pagamento nella bolletta elettrica.
Il seguitissimo discorso del Presidente dell’UPA si poi è soffermato infine sulle ultime due proposte. La quinta sul ruolo della donna nella pubblicità, che oltre alle sanzioni delle campagne a sfondo discriminatorio da parte dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, deve andare a coinvolgere l’intero sistema della comunicazione; la sesta ed ultima proposta, si è focalizzata su un tema davvero importante: la formazione dei giovani, ovvero i comunicatori di domani. Un dato allarmante: “negli ultimi 15 anni anni il nostro Paese ha perso circa 2 milioni di giovani qualificati”.
Purtroppo al momento abbiamo una pletora di facoltà che sfornano illusioni e offrono professionalità non sempre interessanti per un mercato già saturo. Il presidente Sassoli ha lanciato, inoltre, un canale UPA su You Tube dedicato alla comunicazione pubblicitaria: “UPA Advertising Graffiti”. Un data base video su quale saranno resi disponibili tutti gli spot pubblicitari dagli anni ’60 ad oggi (ad esclusione delle campagne on air nell’ultimo anno) tematizzati per categorie (la famiglia, la città, l’abitare, gli stili alimentari, ecc.) e introdotti da autorevoli esperti della comunicazione. .
Daniela Paties Montagner