Il nuovo poster firmato Laika fuori l’ambasciata egiziana.
Il luogo non è casuale, così come non lo è la data in cui il poster è riapparso a Roma, presso Villa Ada, fuori l’ambasciata egiziana, tra la notte del 7 e l’8 dicembre 2021, quando è stata comunicata la scarcerazione ufficiale del ragazzo, dopo ventidue mesi di prigionia. Nell’opera Patrick Zaki è protetto dall’abbraccio di Giulio Regeni, la cui storia ha avuto un epilogo ingiustamente triste e doloroso, da cui Zaki sembra invece essersi salvato. Regeni sussurra all’orecchio di Zaki una frase di incoraggiamento: “Ci siamo quasi”, ma Zaki lo invita ad abbracciarlo ancora, consapevole della sua ritrovata libertà, ma del tortuoso cammino che lo aspetta fino a che non saranno cadute tutte le accuse nei suoi confronti. E’ consapevole di questo anche Laika, che con il suo poster invita a non abbassare la guardia fino a che il ragazzo non sarà definitivamente scagionato. A saldare l’abbraccio tra i due studenti, c’è una scritta araba in giallo, che significa “Innocenti”. La prossima udienza di Patrick Zaki è attesa per il febbraio 2022.
Aurora Mocci