Roma – L’Ucraina parla di sé. Lo fa attraverso le immagini prodotte da tre donne: Olilga Milentiy, Nadiya Stoyko e Galyna Chukal, che parlano della loro terra e dello spirito della loro cultura.
In occasione dei 20 anni di Indipendenza dell’Ucraina, il Museo di Civiltà Romana ospita le opere delle artiste fino al 13 novembre 2011.
L’Ucraina celebra i suoi 20 anni di Indipendenza dal regime sovietico in concomitanza con i 150 anni dell’Unità d’Italia. Gli ucraini presenti a Roma sono circa 10mila, anche se si ipotizza che possano essere circa mezzo milione.
Una realtà consistente, dunque, che si intravede soprattutto fra le donne che prendono cura degli anziani, un lavoro, quello della badante, rifiutato o snobbato da noi italiani, ma che, se non ci fosse, lascerebbe molte persone bisognose di aiuto del tutto abbandonate.
Una cultura forte quella ucraina, che continua a lottare per la libertà, l’indipendenza dagli altri Paesi e la propria affermazione. Uno spirito vitale e genuino, ancora poco conosciuto.
Il Museo di Civiltà Romana dà spazio a quadri, dibattiti, installazioni, film e documentari legati al Paese, in occasione della rassegna “Arte e cultura dell’Europa dell’Est a Roma”.
L’evento è stato organizzato dall’Assessorato alle Politiche Culturali e del Centro Storico di Roma Capitale – Sovraintendenza ai Beni Culturali, con la Consigliera Assembleare Aggiunta Capitolina per l’Europa dell’Est Tetyana Kuzyk, con l’Associazione Donne Lavoratrici Ucraine e con Zètema Progetto Cultura.
Viviana Lucca