CHI SIAMO E PERCHE’ AGIAMO
Vogliamo cambiare il modo di fare politica in Italia per dare agli Italiani l’orgoglio di essere Italiani
“Il lavoro più difficile e più tentatore di un cristiano è quello della politica e della pubblica amministrazione. Ma se i cristiani davvero desiderosi del Paradiso sapessero come è facile meritarlo facendo buona politica e gestendo bene la pubblica amministrazione, molti cristiani sceglierebbero questo difficile lavoro”.
(Konrad Adenauer, Cancelliere della Germania Ovest dal 1949 al 1963)
“La politica è per sé un bene: fare politica è un atto di amore per la collettività; tante volte può essere un dovere del cittadino”.
(Luigi Sturzo, Sacerdote e Statista)
“Occorre una nuova generazione di cattolici impegnati in politica”.
(Benedetto XVI)
“I nuovi protagonisti della politica vanno individuati attraverso un movimento di partecipazione che nasca dal basso. Penso a una rete che colleghi associazioni, cooperative, sindacato. Tornare al cattolicesimo popolare e al progetto di Sturzo è l’unica possibilità. Senza Sturzo non si va da nessuna parte”.
(Raffaele Bonanni, Segretario Generale della CISL)
“Un talento c’è stato dato da investire in questa vita e portarne i multipli al Signore. La parabola evangelica esprime la condanna di Dio davanti al servo infedele e timoroso che ha sprecato quanto gli è stato dato. Oggi è il tempo di agire, assumerci le nostre responsabilità per portare aria nuova nella vita del nostro Paese. E’ il tempo di portare alla ribalta nazionale una nuova classe politica, culturale, economica e dirigente che sappia stare con dignità e competenza al tavolo della pace di questa guerra finanziaria globale”.
(Gaspare Sturzo, Presidente del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo)
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Ecco perché nasce ITALIANI LIBERI E FORTI, un partito laico aconfessionale di ispirazione cristiana, che si propone di fare politica in un modo del tutto diverso da quanto fatto in Italia negli ultimi 50 anni. Vogliamo rispondere con grande coerenza al desiderio crescente degli italiani di avere una classe dirigente onesta, colta e competente. Una classe dirigente nuova, perché quella attuale e la precedente hanno fallito nel compito di gestire bene l’Italia.
Ci rivolgiamo ai “liberi e forti” come fece Luigi Sturzo nel 1919, con gli stessi obiettivi, ma con un patrimonio culturale aggiornato per le nuove esigenze del mondo moderno. Ci consideriamo gli autentici interpreti del pensiero sturziano, grazie a un lungo lavoro svolto all’interno del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo e nello studio approfondito della dottrina sociale della Chiesa, grande ispiratrice del pensiero e dell’azione del sacerdote di Caltagirone.
ITALIANI LIBERI E FORTI è un partito diverso perché:
pone al centro “la” persona e non “una” persona;
si è dotato di un innovativo Statuto Federale, che offre grande autonomia e partecipazione decisionale alla base degli iscritti;
si è dotato di un Codice Etico, che nessun altro partito italiano ha della stessa severità, per garantire la migliore selezione fra gli iscritti e i dirigenti;
intende aggregare il maggior numero possibile di associazioni ed enti collettivi per ampliare al massimo la sua presenza nella società civile;
si propone di dar vita a una Scuola di Formazione Politica per avere sempre un personale direttivo all’altezza degli impegnativi compiti richiesti;
è una “casa di vetro” per quanto riguarda la sua gestione economica: ogni tre mesi verranno pubblicati sul suo sito web i dati dettagliati delle entrate e delle uscite;
il suo bilancio sarà controllato da una società indipendente di revisione dei conti;
non ha considerato fra le sue entrate quelle di natura pubblica, perché – non appena conquistato il suo posto in Parlamento – intende proporre un disegno di legge ;
per l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti e dei giornali di partito;
respingerà qualsiasi offerta o richiesta di favori da lobby economico-finanziarie e logge massoniche;
punterà molto sulla partecipazione dei giovani.
Ormai da troppo tempo noi laici cattolici stiamo vivendo da “prigionieri” della incapacità di fare. Abbiamo perso il senso della responsabilità di essere costruttori del bene comune. Abbiamo delegato ad altri, che hanno fallito. La nostra dimensione cristiana all’interno della vita democratica si sta lentamente dissolvendo dietro le parole, i discorsi, le negoziazioni, i compromessi. Mentre nel tempio filosofeggiamo, altri continuano a decidere per noi. E non sono quasi mai scelte orientate a quel nuovo umanesimo cristiano di cui parla Benedetto XVI, ma soluzioni di lobby, di affaristi, di sistemi criminali, di cui noi – come popolo italiano – siamo vittime.
Chi ha partecipato alla distruzione della Prima e della Seconda Repubblica , attraverso l’immoralità pubblica e privata, l’incapacità di giudizio e l’indifferenza prezzolata, non può essere la via della soluzione. I vizi sono ormai strutturali. Ci vuole una nuova generazione onesta, colta, competente e attenta al vero bene della persona..
Abbiamo quindi deciso di reagire per ricostruire una civiltà dei valori e del rispetto delle buone regole. Siamo molto fiduciosi, perché poggiamo la nostra azione su un prezioso patrimonio, che il vecchio modo di fare politica ha colpevolmente abbandonato. Noi laici cattolici abbiamo il dovere o, meglio, la responsabilità morale di impegnarci con coerenza – quanto più uniti possibile -nella vita politica per dare di nuovo agli italiani l’orgoglio di essere italiani.
http://www.italianiliberieforti.it/