Fine settimana dedicato alla riduzione del rischio sismico, per sensibilizzare ed offrire preziose informazioni su una problematica tanto delicata quanto diffusa nella nostra Penisola. Piazza della Repubblica, a Montelibretti, è una delle venti sedi italiane che ospita sabato 28 e domenica 29 settempre la campagna nazionale “Terremoto – Io non rischio” iniziativa promossa dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’Anpas, Associazione nazionale delle pubbliche assistenze in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, in accordo con Regioni e Comuni interessati. A gestire l’evento nel paese sabino l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo – volontariato e protezione civile di Montelibretti, presieduta da Rodolfo Bontempi, con l’ausilio del distaccamento dell’ANVVFC di Moricone.
“Il rischio sismico c’è in tutta Italia –spiega Mattia Bontempi, responsabile di piazza- Il nostro scopo non è certo quello di creare allarmismo tra la gente, ma fornire informazioni utili a tutti i cittadini”. Essere a conoscenza del modo giusto in cui comportarsi in alcune situazioni può essere di grande importanza per la propria vita e per quella di chi ci è vicino. “La prima reazione che si può avere in caso di scosse sismiche è quella di cercare di uscire di casa –continua il giovane – mentre la cosa migliore da fare è rimanere all’interno, rifugiandosi sotto un muro maestro. Bisogna individuare punti di sicurezza”.
In programma una conferenza stampa e la distribuzione di materiale informativo che potrà offrire a tutti i cittadini importanti nozioni anche per la sicurezza dei propri luoghi abitativi. “Non è il terremoto che fa le vittime –aggiunge- ma tutto quello che abbiamo costruito noi”. E prosegue: “Ci sono delle accortezze da seguire anche all’interno delle proprie abitazioni, come la collocazione degli armadi, degli scaffali, le mensole o alcuni soprammobili. Ad esempio sarebbe buona cosa fissare sempre al muro con delle staffe i mobili alti”.
Diversi i fattori che influenzano l’intensità dello scuotimento provocato da un terremoto. Grazie alle ricerche eseguite sulla zona, il gruppo fornirà a tutti i visitatori dati rilevanti sui differenti effetti delle scosse. Nelle due date che emergono dalla cronistoria sismica di Montelibretti, gli effetti provocati dal terremoto del 1901 di magnitudo 5.21 di cui il paese è stato epicentro, ha provocato meno danni di quello del 1915 con epicentro ad Avezzano e magnitudo 7.00.
Nata nel 1996 l’associazione con sede a Montelibretti conta oggi 25 volontari e, tra le attività svolte, è stata presente con due campi di accoglienza presso Casentino, nella frazione di Sant’Eusanio Forconese per il terremoto che ha colpito l’Aquila, e a San Possidonio in provincia di Modena per quello dell’Emilia. “In associazioni di questo tipo ciò che conta non è il numero ma la qualità di chi vi opera – spiega uno dei fondatori e attuale presidente dell’ANVVFC Rodolfo Bontempi- è un’attività che richiede concentrazione ed impegno e che va fatta con serietà”.